MONZA – La Biblioteca Civica di Monza sarà intitolata a Beppe Colombo, storico direttore e figura di spicco nel panorama culturale e sociale cittadino. A tre anni dalla sua morte la cerimonia si terrà domani, sabato 19 marzo alle 16.30, presso la Biblioteca di via Padre Reginaldo Giuliani 1.
Insignito anche della massima benemerenza civica cittadina nel 2004, il Giovannino d’Oro, Colombo ha affiancato all’attività pubblica un importante impegno di stimolo, indirizzo, supporto e partecipazione alle iniziative culturali, anche attraverso pubblicazioni di arte e di storia locale.
“E’ stato un punto di riferimento culturale della città – spiegano il sindaco Dario Allevi e l’assessore all’Istruzione, Pierfranco Maffé – Una persona di grande talento, che ha sempre dedicato molto del suo tempo ad attività assistenziali e caritatevoli della città, al fianco delle Associazioni, con impegno e passione. È stato un uomo di cultura, mai sotto i riflettori, che ha lavorato molto per e con la Caritas e la San Vincenzo”.
“Intitolare a lui la Biblioteca era una mia promessa alla moglie”, aggiunge l’assessore Maffé.
Il libro. “Non so perché incrociate/I miei passi stentati/Ma forse la vostra speranza/Da’ senso ai miei ultimi giorni”. Questo l’incipit del volume “Beppe Colombo. Cultura e Impegno” che sarà presentato durante l’iniziativa, realizzato in suo omaggio da Edizioni Novaluna Monza, con il Patrocinio del Comune di Monza e con il contributo della Fondazione Comunità Monza e Brianza.
Chi era Beppe Colombo. Nato a Monza nel 1934, laureato in Lettere Moderne, dal 1963, è stato direttore della Biblioteca Civica e della Pinacoteca cittadina. Negli anni 70 è stato componente dell’Associazione Italiana Biblioteche e ne entrò nel direttivo nazionale, nel decennio successivo divenne responsabile del settore cultura del Comune di Monza. Collaborò inoltre alla redazione della prima legge regionale lombarda sulle biblioteche. Grande promotore delle attività culturali attraverso alcune Associazioni quali gli Amici dei Musei di Monza e la sezione locale dell’Unione Italiana Ciechi. Fu anche Presidente del Premio di Poesia Città di Monza.
Il suo concetto di Biblioteca. Colombo interpretò da protagonista il passaggio dal vecchio concetto di “biblioteca popolare” a quello moderno di struttura bibliotecaria integrata e “per tutti”, cambiamento favorito anche dalla riforma della scuola media degli anni ’70 che ampliava l’obbligatorietà dell’istruzione ai 14 anni e richiedeva il ricorso alla biblioteca per le ricerche scolastiche. In questo contesto crebbe la consapevolezza nei cittadini della loro necessaria partecipazione alle attività della biblioteca, vista come centro nevralgico della vita sociale e culturale locale.