Con un terzo della spesa turistica destinata dagli stranieri in Italia al consumo di cibi e bevande il superamento dell’obbligo del green pass rafforzato per i pasti al ristorante è una boccata di ossigeno per l’intera filiera alimentare. E’ quanto afferma la Coldiretti nel commentare positivamente il decreto approvato dal Consiglio dei Ministri che avrebbe stabilito lo stop al green pass rafforzato per gli stranieri nei ristoranti dal 1 aprile.
Una decisione importante dopo che nel 2021 si è dimezzata la spesa dei viaggiatori dall’estero con un buco di 22,5 miliardi di euro rispetto al 2019, dovuto soprattutto ai mancati introiti su vitto e alloggio, secondo l’analisi Coldiretti su dati Bankitalia.
L’allargamento delle maglie sul green pass – precisa la Coldiretti ha un impatto positivo a cascata sull’intera filiera agroalimentare, dalle industrie alle aziende agricole. Il cibo infatti – conclude la Coldiretti – è diventato la voce principale del budget delle famiglie straniere in vacanza in Italia per consumare pasti in ristoranti, pizzerie, trattorie o agriturismi, ma anche per cibo di strada o specialità enogastronomiche.