MONZA – Realizzare un nuovo Polo che ospiti le scuole primarie Citterio di via Sangalli e Buonarroti all’interno dell’area ‘ex-macello’ del quartiere Buonarroti/San Donato, area particolarmente di rilievo per l’identità cittadina. E’ questo l’obiettivo del Documento Preliminare alla Progettazione (DPP) approvato lo scorso 14 marzo dalla Giunta Comunale, finalizzato alla richiesta di un co-finanziamento dell’opera attraverso la partecipazione al bando regionale “Spazio alla Scuola”, che prevede risorse finanziarie da destinare all’attuazione di edifici scolastici innovativi sul territorio lombardo. L’iniziativa rientra nel Programma degli interventi per la ripresa economica (previsto dalla Legge Regionale 9/2020), meglio noto come ‘Piano Lombardia’.
“Il documento descrive le linee guida, i requisiti e gli indirizzi per la realizzazione di questa nuova struttura – spiegano il sindaco Dario Allevi e il vicesindaco e assessore al Patrimonio Simone Villa – Questa necessità nasce dall’esigenza dell’Amministrazione Comunale di avere una scuola innovativa capace di rivestire un ruolo centrale nel tessuto socioculturale del quartiere attraverso la costruzione di un edificio riconoscibile in termini di qualità architettonica, benessere, comfort e ospitalità”.
“La nuova struttura Citterio-Buonarroti diventerà un chiaro esempio di scuola contemporanea. La finalità del progetto è creare infatti un moderno ‘Civic Center’ che vada oltre la logica monofunzionale della scuola tradizionale e che contribuisca al miglioramento della qualità del tessuto urbano circostante, attraverso la possibilità di utilizzare gli spazi in modo fluido, ben oltre gli orari della didattica. Un vero e proprio punto di riferimento anche sociale, culturale e formativo”.
La scuola primaria Citterio oggi. Rappresenta il prototipo dell’edifico scolastico concepito in un’ottica di tipo tradizionale e settorializzato, non in linea con le esigenze di una scuola moderna ed innovativa. L’edificio è infatti caratterizzato da spazi monofunzionali (aule, auditorium e altri) rigidamente connessi gli uni agli altri attraverso aree di distribuzione interna. Alla rigidità di carattere morfologico-funzionale si aggiungono i limiti di carattere costruttivo e spaziale che caratterizzano gli immobili, espressione delle costruzioni dell’epoca degli anni 70.
La scuola primaria Buonarroti oggi. Realizzata nel 1955, si compone di due distinti corpi di fabbrica, tra loro ortogonali, il primo edificato nel 1955 ed il secondo terminato all’inizio degli anni ’70.
Il nuovo polo scolastico dovrà essere elaborato con l’obiettivo di dare forma ad una nuova idea di spazio educativo contraddistinto da: ambienti per l’apprendimento arricchiti di nuove funzioni (quali ad esempio centri di servizi per il territorio); non solo luoghi per la formazione, ma anche ambiti finalizzati alla costruzione di legami tra generazioni e culture diverse, spazi e occasioni per il dialogo tra pubblica amministrazione e cittadini; luoghi per bambini e ragazzi, oltre a punti di riferimento per le associazioni che operano nel sociale e gravitano nella realtà urbana; edifici scolastici in continua trasformazione con attenzioni pedagogiche per accogliere tutto il potenziale di una società in divenire; spazi flessibili che permettano l’integrazione tra progettazione e didattica, tra territorio e comunità; ambienti che rispondano ai requisiti di sostenibilità ambientale in termini di tecnologie all’avanguardia in ambito energetico, di utilizzo di materiali innovativi, di adozione di strategie passive di controllo del confort interno.
Il senso identitario del quartiere. L’area si snoda tra le vie Mentana, Buonarroti e Procaccini e riveste, vista la sua conformazione e la sua rilevanza storico-memoriale, un punto nodale e identitario sia del quartiere che dell’intera Città. Il nuovo Polo scolastico andrebbe così a rivestire il ruolo non solo di eccellenza a livello formativo, ma anche di volano nel processo di riqualificazione dell’intera area dell’ ‘ex-macello’, obiettivo di cruciale rilevanza per l’amministrazione comunale.