MILANO – “Trovo controversa la nota diffusa dal Dirigente della Polizia Stradale a tutte le sezioni lombarde nella quale si consiglia alle pattuglie, nel caso di inseguimento di veicoli che non rispettino l’intimazione all’alt, di limitarsi ad annotare il numero di targa, modello del veicolo e direzione di marcia”
Così Alessandro Corbetta Consigliere regionale della Lega in merito alla circolare diramata lo scorso 28 marzo e contestata dal Sindacato Autonomo di Polizia (SAP).
“Le Forze dell’Ordine e la Polstrada per evitare le conseguenze nelle quali si incorre nel caso in cui il tentativo di bloccare i malintenzionati dovesse generare “danni collaterali” – secondo quanto affermato – dovranno evitare di compiere il proprio lavoro per il quale sono già consapevoli dei rischi, anche normativi”.
“Per questo motivo – aggiunge – annuncio una interrogazione all’assessore regionale alla sicurezza Riccardo De Corato per chiedere di intervenire, presso il Dirigente lombardo della Polizia Stradale, per invitare a ‘cambiare rotta’ rispetto ai discutibili indirizzi emanati” afferma Corbetta.
“Non posso che condividere la posizione del SAP – evidenzia Corbetta -, espressa in un proprio comunicato, circa la consapevolezza di doversi preoccupare maggiormente delle responsabilità piuttosto che delle insidie dei malfattori. Il compito della Polstrada è anche quello di assicurare i delinquenti alla giustizia e questo può comprende gli inseguimenti”.
“Da non sottovalutare – conclude Corbetta – è l’abbassamento dell’effetto deterrente del personale in divisa nei confronti di chi elude i controlli, consapevole che non verrà inseguito, e quindi libero di fuggire impunemente e compiere reati peggiori. Se il problema è quello di dover affrontare gli effetti collaterali di un inseguimento, adoperiamoci per una collaborazione con il Governo centrale al fine di potenziare le tutele alle forze dell’ordine sulle conseguenze che alcune operazioni possono comportare ma senza farle abdicare al proprio ruolo”.