DESIO – Recentemente sono stati pubblicati sulla rivista “Scandinavian Journal of Clinical and Laboratory Investigaion” i risultati di una ricerca svolta dal team del Laboratorio Analisi di Desio, coordinata da Valerio Leoni. Nella sostanza è stata studiata la risposta anticorpale di una coorte selezionata di operatori sanitari dell’Ospedale di Desio, nei quattro mesi successivi alla vaccinazione con le 2 dosi previste del vaccino Pfizer. Arruolati 249 soggetti che si sono prestati volontariamente.
Con i campioni di sangue raccolti in modo sequenziale ovvero a diversi intervalli di tempo, è stata monitorata l’evoluzione della concentrazione degli anticorpi anti-Spike, specifici contro la proteina SARS-CoV-2.
Dopo un picco di presenza anticorpale misurata successivamente alla seconda dose, a distanza di 4 mesi, nell’estate dello scorso anno, si è osservato un calo significativo della quantità di concentrazione degli anticorpi. E’ in corso l’analisi dei dati ottenuti dopo una anno dal ciclo vaccinale, con due dosi e dopo il booster, con la terza dose.
“Obbiettivo di questo studio – spiega Roberto Domenici, tra gli specialisti che hanno partecipato allo studio – era valutare la persistenza anticorpale nel tempo e la proporzione di anticorpi neutralizzanti con maggiore affinità verso SARS-CoV-2, soprattutto nei soggetti che non hanno avuto l’infezione e nei soggetti immunosoppressi, in modo da specificare caratteristiche, durata ed intensità della riposta anticorpale protettiva nel lungo periodo”.