MONZA – Il presidente di Regione Lombardia, Attilio Fontana, con l’assessore regionale all’Istruzione, Università, Ricerca, Innovazione e Semplificazione, Fabrizio Sala, è intervenuto all’inaugurazione del nuovo frutteto piantato all’interno delle mura del carcere di Monza. In particolare, hanno trovato dimora una trentina di alberi di susine di circa 5-6 anni, donati dalla Fondazione Snam.
L’iniziativa creerà un’opportunità di lavoro per i detenuti che curano le piante e di economia circolare, con l’utilizzo dei frutti raccolti per la mensa.
All’evento hanno partecipato il provveditore alle carceri della Lombardia, Pietro Buffa; il prefetto di Monza e della Brianza, Patrizia Palmisani; la direttrice della Casa circondariale; Maria Pitaniello e il sindaco di Monza, Dario Allevi.
“L’iniziativa di oggi – ha commentato il presidente della Regione – è prova di quanto l’istituzione penitenziaria ponga attenzione al lavoro. Restituisce inoltre un’immagine del carcere come luogo di crescita, sviluppo e occasione di risocializzazione. Di questo, dobbiamo ringraziare i promotori e anche il partner dell’iniziativa, Fondazione Snam”.
“Un progetto lodevole sotto diversi punti di vista. Innanzitutto – ha aggiunto – crea condizioni di recupero e valorizzazione della funzione educativa e riparativa. Sensibilizza inoltre all’innovazione in agricoltura. Attua infatti uno dei principi della rivoluzione green che prevede rimboschimento e coltivazione in aree urbane e periurbane”.
“Regione Lombardia – ha aggiunto il governatore – è impegnata per promuovere e sostenere la realizzazione di piani territoriali integrati e complementari per il recupero della persona, la riduzione del rischio di recidiva e il sostegno della piena attuazione delle finalità rieducative della pena”.
E’ stato quindi evidenziato il percorso mirato alla definizione di percorsi di accompagnamento sociale. Nel 2020/2021, per esempio, sono stati attivati 35 progetti per oltre 7 milioni di euro. Gli interventi riguardavano prevalentemente il mantenimento e il rafforzamento delle competenze sociali e professionali, propedeutiche all’inserimento nel mercato del lavoro.
“Inoltre – ha concluso il presidente – abbiamo portato avanti percorsi di apprendimento professionale e di inserimento lavorativo nella filiera dell’edilizia. Pur in un periodo caratterizzato dalle restrizioni legate all’emergenza Covid, ha visto coinvolte 15 aziende e realizzati 24 percorsi di tirocinio. Il 60% si è poi trasformato in contratti di lavoro”.
“Un momento di confronto utile e proficuo – ha aggiunto l’assessore Sala -. Regione Lombardia conferma, ancora una volta, la propria attenzione a ‘tuttocampo’ verso le tematiche del sociale. Aderisce, infatti, a iniziative importanti che mirano al ‘reinserimento della persona’. Allo stesso tempo, l’attenzione è rivolta anche ai singoli territori con progetti che hanno nell’innovazione un punto di riferimento saldo e qualificato”.