DESIO – Piazza Conciliazione, la piazza della Basilica, è rimasta spoglia per tutto il periodo invernale con le iniziative trasferite in Piazza Don Giussani. È arrivata la primavera e la piazza è rimasta ancora spoglia, così come corso Italia e via Garibaldi. Sono sempre più i negozi e i bar chiusi e sono del tutto assenti eventi cittadini che possano rilanciare la città. La Pasqua a colori si è rivelata un fallimento sotto diversi punti di vista: l’iniziativa malriuscita perché non adeguatamente pubblicizzata e supportata dall’amministrazione comunale, nessuna installazione che abbia attirato la curiosità dei cittadini a visitare e ad esplorare la città portando la gente, con l’occasione, a fare acquisti; unica nota di colore uscita dal cilindro dell’amministrazione, tristi girandole in plastica o cartone attaccate con del nastro adesivo sui pali del centro cittadino e date ai negozianti (dietro richiesta di un contributo) che poi hanno scoperto dover restituire”. A sei mesi dall’insediamento della nuova amministrazione comunale, guidata dalla coalizione di centrodestra, il circolo cittadino del Pd tira le prime somme e arriva a un risultato che considera estremamente negativo.
“Si avvicina l’estate – aggiungono i responsabili del Pd – e la piazza è ancora più spoglia, con le fioriere che vengono trasferite davanti al Comune. Le ragioni per cui erano lì, estetiche e funzionali, sono state più volte illustrate dall’ex maggioranza: Gli interventi erano stati pensati nell’ottica di un intervento più vasto come soluzione – anche estetica – per ridurre la velocità tra le porte di corso Italia e via Borghetto (asse commerciale). Ogni decisione era stata valutata e attuata dopo consolidamento in accordo con la Polizia locale. Quali interventi sono stati programmati per far rallentare le macchine e assicurare l’incolumità dei cittadini in una zona in cui la segnaletica orizzontale stabiliva delle regole particolari di percorrenza?”.
“L’amministrazione Gargiulo – incalzano dal Pd – chiede contributi economici a chi, dopo due anni di pandemia, sta cercando di risollevarsi e, in cambio, non è nemmeno in grado di offrire un calendario di eventi appetibile. Ad oggi (e siamo già a maggio) manca ancora il programma dei mercoledì sera in centro. Negli anni passati l’amministrazione ha lavorato per supportare il commercio locale e lo ha fatto anche con sostegni economici; erano state avviate una serie di iniziative volte a far conoscere, a far scoprire e a far passeggiare i cittadini per la nostra città: le installazioni tematiche, ma anche la realizzazione degli spazi pubblici e tutte le iniziative che avrebbero portato al rafforzamento del DUC (Distretto Unico del Commercio), un percorso che deve essere lungo e duraturo e non può essere certo fatto con questa metodologia, con delle scelte che portano a così scarsi risultati. La visione di città della destra di Gargiulo non è mai emersa quando era all’opposizione – buona, allora, solo a criticare – ma nemmeno adesso che è al governo di Desio. Che fine ha fatto il DUC (Distretto Urbano del Commercio)? Quali progetti sono in previsione per i commercianti e per la città? Quale iniziativa coinvolgerà i commercianti dei quartieri? In ormai sette mesi di amministrazione Gargiulo ancora nessuna risposta è pervenuta”.
“La cattiva organizzazione e gestione degli eventi – concludono gli esponenti del Pd – è stata evidenziata anche con la recente manifestazione dedicata alla mamma dove diverse iniziative che dovevano coinvolgere tutto il territorio non si sono tenute – per cause metereologiche – ma ciò che più ha lasciato perplessi è il fatto che non ci sia stata nessuna comunicazione in merito né sul sito del Comune, né attraverso altri canali. Ciò è sintomo di come l’amministrazione abbia deciso di istituire nuovi uffici, piuttosto che potenziarne altri e dedicare una risorsa comunale pubblica solo all’ufficio propaganda del sindaco perché potenziare l’organo di comunicazione dell’ente viene ormai ritenuto secondario, puntando tutta la comunicazione sulla figura del primo cittadino. Ennesimo esempio di mala organizzazione, di mala comunicazione e di mala gestione degli eventi per una città che si sta piano piano spegnendo. Ci auguriamo che si possa invertire tale trend nel più breve tempo possibile, poiché siamo preoccupati che, invece di andare avanti, Desio torni indietro. Ci dispiacerebbe che gli sforzi profusi da tanti per cercare di darle una identità venissero gettati al vento. Attendiamo ancora risposte da questa amministrazione che porta avanti i progetti degli altri prendendosene il merito oppure, se fa qualcosa di propria iniziativa, lo fa senza visione. Desio merita di più. Il commercio locale merita di più. I cittadini meritano di più”.