MONZA – È un ospite davvero eccezionale quello che la mattina di giovedì 26 maggio, al Teatro Manzoni di Monza, terrà una lezione-testimonianza agli studenti di varie scuole secondarie della Brianza per ricordare la strage di Capaci nel 30° anniversario. Si tratta del procuratore Gian Carlo Caselli, magistrato di lungo corso e protagonista del “dopo” Falcone-Borsellino in qualità di Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Palermo dal gennaio 1993 (poco dopo la loro uccisione) al 1999.
“La memoria e l’impegno” il titolo dell’incontro, organizzato dal Centro Promozione della Legalità di Monza e Brianza e dall’associazione di volontariato Brianza SiCura. “Ricordo, perché nessuno dei giovani presenti ha conoscenza diretta di quegli eventi terribili, che segnarono la storia della Repubblica; “consapevolezza”, perché da allora in poi la lotta contro la criminalità organizzata ha conosciuto tanti passi avanti (e qualcuno anche all’indietro…) ma ha bisogno di nuovi cittadini responsabili che la proseguano.
Che cosa hanno significato le stragi di Capaci e di via D’Amelio per l’Italia? Perché possono essere considerate un punto di non ritorno della nostra nazione? Che cosa è cambiato da allora, in meglio e in peggio, nella lotta antimafia? A queste e altre domande – proposte dal presidente di Brianza SiCura, il giornalista Roberto Beretta – risponderà in diretta on line il procuratore Caselli che, dopo una prestigiosa carriera che l’ha visto tra l’altro componente del Consiglio Superiore della Magistratura e Procuratore Capo della Repubblica di Torino, continua tuttora il suo impegno contro le mafie come Presidente del Comitato scientifico della Fondazione Osservatorio sulla criminalità nell’agricoltura e sul sistema agroalimentare promossa da Coldiretti, nonché grazie ai suoi numerosi libri sui temi della legalità e della giustizia e agli incontri pubblici riservati soprattutto ai giovani.
Dopo l’intervento di Caselli, coordinati dalla dirigente scolastica Petronilla Ieracitano dell’Iti “Hensemberger” (scuola capofila del Centro di Promozione della Legalità) e dal professor Antonello Quarta referente dello stesso Cpl, gli studenti delle scuole aderenti alla rete presenteranno i lavori frutto della sensibilizzazione sul problema della criminalità organizzata svolti durante l’anno.