PADERNO D’ADDA – La decisione è arrivata nella serata di venerdì 14 e le conseguenze sono state immediate: il ponte che collega la provincia lecchese con quella bergamasca, tra Paderno d’Adda e Calusco d’Adda, dalla mezzanotte è chiuso a tempo indeterminato. Già poche ore dopo la decisione di Reti Ferroviarie Italiane il provvedimento è diventato esecutivo,
A darne notizia per primo è stato Massimo Cocchi, assessore ai Lavori pubblici di di Calusco d’Adda, spiegando che Rfi ha riscontrato parametri fuori norma e, pertanto, il ponte è stato dichiarato inutilizzabile. Si è poi appreso il dettaglio: “Dai monitotaggi che vengono effettuati strumentalmente quotidianamente si sono evidenziate sollecitazioni oltre la soglia minima di sicurezza. Si è deciso quindi la chiusura sia del traffico automobilistico che ferroviario. Rfi ha predisposto specifici mezzi sostitutivi già per la giornata di sabato tra le due stazioni intermedie, la provincia di Bergamo e la provincia di Lecco in coordinamento con la polizia stradale e l’arma dei carabinieri sta predisponendo opportuna segnaletica per evidenziare i percorsi alternativi”.
Dopo la tragedia di Genova con il crollo del Ponte Morandi, qui non si è perso davvero tempo. Sotto il ponte San Michele, uno dei più belli della Lombardia, non vi sono abitazioni. Ma il ponte è interessato sia dal traffico ferroviario sia da quello automobilistico. Per evitare rischi inutili fino al termine di interventi di consolidamento non transiteranno né i treni né le vetture.
Di certo sarà un bel disagio per tutti. La sicurezza, però, viene prima di tutti. Prima di piangere per una tragedia e di iniziare la caccia alle responsabilità, giusto intervenire velocemente. La prevenzione e la sicurezza vengono prima delle arrabbiature dei pendolari ferroviari e delle imprecazioni di chi allungherà i tempi di spostamento al volante della sua auto.