Dopo quella ottenuta il 12 luglio scorso la Camera, anche il Senato ha concesso il 14 luglio la fiducia (172 sì, 39 no, nessun astenuto) sul decreto aiuti, il provvedimento pubblicato in Gazzetta ufficiale il 5 maggio scorso e approvato il 3 maggio precedente dal Consiglio dei ministri. Nel decreto vengono stanziati 17 miliardi di euro per aiutare lavoratori, pensionati e disoccupati con redditi fino a 35mila euro a far fronte all’aumento dei prezzi.
Il provvedimento, che sarebbe scaduto il 17 luglio prossimo, può ora essere convertito in legge.
Misura faro del provvedimento è il bonus da 200 euro che sarà erogato a poco più della metà della popolazione italiana. Arriverà direttamente nelle buste paga di luglio di 13,7 milioni di lavoratori dipendenti e di 13,7 milioni di pensionati. Gli altri dovranno fare domanda all’Inps: lavoratori domestici (750mila), disoccupati (1,1 milioni), co.co.co (270mila), lavoratori stagionali, dello spettacolo o intermittenti (300mila), percettori del reddito di cittadinanza (900mila).
Per i lavoratori autonomi è stato invece istituito un fondo ad hoc da 500 milioni (erano 400 nella stesura precedente) e le modalità di erogazione saranno stabilite da un decreto apposito che verrà messo a punto entro 30 giorni dal Ministero del Lavoro. La copertura finanziaria sarà assicurata dalla tassa al 25% sugli extraprofitti delle aziende energetiche, che sale dal 10% al 25%, che darà un gettito da 6,5 miliardi di euro.