BRESCIA – Bevete l’acqua senza problemi. E’ il messaggio che Giulio Gallera, assessore regionale al Welfare, nella giornata di ieri ha ripetuto a gran voce cercando di smorzare gli allarmismi sulla polmonite e di offrire qualche certezza in più dopo le analisi effettuate in laboratorio.
“I risultati dei campionamenti effettuati da ATS Brescia – ha spiegato Gallera – ci permettono di stabilire definitivamente che la causa non si trova nell’acqua degli acquedotti, bensì dei dieci campioni ad oggi analizzati sulle torri di raffreddamento, nove sono risultati positivi alla legionella. Tranquillizzo tutti cittadini sul fatto che possono continuare a bere e utilizzare in tutta tranquillità l’acqua della rete idrica”.
L’assessore regionale ha spiegato che, in seguito ai risultati delle analisi, l’Ats Brescia ha già convocato i sindaci di Montichiari, Carpenedolo e Calvisano per informarli dei risultati e per chiedere a loro di emettere rapidamente un’ordinanza che imponga alle aziende del territorio di sanificare i loro impianti. All’Ats Brescia il compito di verificare se queste aziende hanno effettuato valutazioni di rischio biologico e autocontrolli.
Gallera ha spiegato che il campionamento, tuttavia, è tutt’altro che concluso: “Lo estenderemo a un’area più ampia. Entro fine anno approveremo in Giunta un provvedimento affinché venga effettuato il censimento di tutte le torri di raffreddamento della regione. Prevedendo ovviamente anche sanzioni per chi non provvede”.
Per quanto riguarda il fiume Chiese, l’assessore ha spiegato che è stata riscontrata sì positività alla legionella, ma che non si ritiene che quella possa essere la causa: “Non ci sono le condizioni perché da lì si possa essersi poi diffusa nell’ambiente. La legionella si diffonde solo attraverso acqua nebulizzata”.