MONZA-TORINO 1-2
MONZA (3-5-2): Di Gregorio, Marlon, Pablo Marì, carlo, Birindelli, F. Ranocchia, Barberis, Valoti, D’Alessandro, Caprari, Petagna. All.: Stroppa.
TORINO: (3-4-2-1): Milinkovic Savic, Djidji, Adopo, Rodriguez, Singo, Ricci, Linetty, Aina, Miranchuk, Radonjic, Sanabria. All.: Juric.
MONZA – Inizia con una sconfitta l’avventura del Monza in Serie A. Alla prima di campionato, davanti ai propri tifosi, i biancorossi vengono sconfitti 2-1 dal Torino con una rete per tempo. Una buona prova, ma per un campionato tranquillo tra le prime 10, così come auspicato dal patron Silvio Berlusconi, ci vuole di più.
Al fischio di inizio il neo arrivato Petagna dimostra che quanto a impegno la tifoseria brianzola imparerà presto ad apprezzarlo. Suo il primo tiro dell’incontro, per quanto con troppe pretese, al 2′. In realtà è un match che parte a rilento. Le due squadre si temono, i padroni di casa non vogliono crollare subito alla loro prima partita nella massima serie.
Al 13′ si fa vedere il Torino, con Radonjic che tenta l’assist per Aina, ma quest’ultimo non riesce ad agganciare il pallone. Il Monza, invece, al 17′ va di nuovo al tiro con Barberis dalla distanza, respinto dalla difesa del Torino. Conclusione più temibile e velenosa quella di Ranocchia al 20′: Milinkovic Savic si salva deviandola sulla traversa.
Sta bene in campo il Monza, ma non riesce a pungere come vorrebbe. Un po’ sterile anche il gioco del Torino, che però ogni tanto si accende grazie a Radonjic. Proprio lui al 27′ conclude una bella azione personale con un pericoloso diagonale. E’ bravo Di Gregorio a distendersi e a neutralizzare il pericolo.
Il Monza ci prova di nuovo al 35′ con conclusione di Ranocchia: specchio della porta mancato di un soffio. Il risultato si sblocca al 43′, quando Miranchuk riceve un assist al bacio in area da Sanabria e trafigge Di Gregorio.
Nel secondo tempo i biancorossi sono chiamati alla reazione. In realtà i primi minuti sembrano il copione del primo tempo, con il Monza che fatica ad arrivare dalle parti del portiere avversario: la prima conclusione è ancora di Ranocchia al 53′ e, ancora, con un tiro da fuori. Stroppa capisce che bisogna pensare a qualche sostituzione per tentare qualcosa di diverso: al 63′ dentro dunque Carboni, Ciurria e Dani Mota al posto di Carlos Augusto, Caprari e Ranocchia.
Proprio il neo entrato Carboni, purtroppo, è involontariamente protagonista del 2-0 del Torino. Pallone colpito male, finisce sui piedi di Ricci che serve Sanabria per il facile raddoppio al 66′.
La rete subita taglia le gambe ai brianzoli e, al contrario, dà nuovo entusiasmo ai granata che cercano il 3-0 per chiudere il match. L’obiettivo è mancato di un soffio dal solito Radonjic, con il tiro che esce di poco a lato.
Nei minuti finali il Monza tenta l’assalto disperato. Prima con Mota che serve di tacco Birindelli, con la conclusione che mette in difficoltà l’estremo difensore. Mancano quindici minuti alla conclusione e Stroppa gioca la carta Gyktjaer, l’ariete che si è rivelato decisivo la scorsa stagione per la promozione in Serie A. Con lui in campo anche Sensi, richiamati in panchina Valoti e Petagna. All’82’ un nuovo assalto dei monzesi, con la combinazione tra Birindelli e D’Alessandro. Il tiro, questa volta, non centra il bersaglio. Anzi, il Monza deve anche stare attento a non scoprirsi troppo, perché tra i granata Radonjic è davvero velenoso e con azione personale all’87’ manca di poco il 3-0.
Si arriva ai minuti finali, quelli di recupero. L’arbitro ne indica quattro. Il Monza si butta generosamente in avanti, viene premiato con il gol di Mota quasi allo scadere. Finisce 2-1 contro una squadra ostica e ben organizzata. Bisogna prendere le misure ai nuovi avversari, mettere insieme il gioco assemblando tutti i nuovi acquisti. Si parte però da due certezze: l’entusiasmo della città e la voglia di essere protagonisti.