DESIO – Dopo le vacanze estive è ripartita la scuola e, con questa, anche il trasporto degli alunni. Legambiente boccia già il Comune di Desio per l’aumento spropositato di auto rispetto ai giorni non scolastici. Con Desio, è il caso di dirlo, bocciate anche tutte le città campione in cui i volontari si sono recati a fare i rilevamenti. Il giudizio, tuttavia, è pesante: “Per ora il giudizio è una bocciatura piena – scrive Legambiente in una nota diffusa alla stampa -. Si parla tanto di sostenibilità eppure davanti agli istituti sembra di essere fermi al secolo scorso”.
In sostanza Legambiente ha deciso di monitorare la situazione davanti alcune scuole in due momenti diversi: uno a scuole chiuse e uno dopo l’inizio dell’anno scolastico. Lo scopo era quello di contare i mezzi (auto, moto, biciclette) nello stesso giorno della settimana e nello stesso orario. Ovvero da quindici minuti prima fino a quindici minuti dopo l’ora di ingresso degli studenti.
La situazione cambia radicalmente in tutti i Comuni monitorati. Desio – con controlli davanti alla scuola primaria di via Prati, è quello con il maggior divario: si passa da 20 auto in periodo extrascolastico a 117 con l’inizio delle lezioni. Quasi sei volte tanto. Nessuno degli altri aumenta così tanto. A Milano (istituto comprensivo “Calvino” in via Mattei) si passa da 107 a 173 auto. A Brescia (istituto “Arici” di via Trieste) da 118 a 460, a Pavia (scuola elementare “Carducci”) da 56 a 77, a Varese (scuola secondaria di primo grado “Anna Frank”) da 419 a 663, a Corsico (scuola elementare “Galilei” e secondaria di primo grado “Verdi”) da 620 a 1146.
“Non è più possibile ignorare questo fenomeno che minaccia la salute dei cittadini, a partire dai più giovani, e peggiora la qualità della vita urbana – dichiara Barbara Meggetto, presidente di Legambiente Lombardia -. A tutti i livelli è urgente una politica di miglioramento del trasporto casa-scuola che garantisca aree sicure e a misura di bambino, libere dall’invasione delle automobili. Si può e si deve fare di più per cambiare le scelte di mobilità delle persone, i luoghi educativi troppo spesso diventano insostenibili attrattori di traffico”.
Andare in auto a scuola – evidenzia Legambiente – è dunque un modo per ricevere, e distribuire, la prima dose massiccia di smog della giornata, ma anche un’occasione educativa mancata. I bambini abituati ad essere accompagnati a scuola in macchina, su percorsi che si suppone siano brevi (mediamente, nelle città, inferiori ai 500 m), ricevono un pessimo orientamento sui comportamenti di mobilità e, soprattutto, sono pronti per acquisire, nell’adolescenza e nella vita adulta, un’attitudine alla disfunzionalità motoria, e con essa al sovrappeso e all’obesità con tutte le gravi patologie correlate, a livello muscolo-scheletrico, cardiocircolatorio ed endocrino, oltre che psico-fisico e sociale.
“Il tragitto casa-scuola percorso quotidianamente due volte al giorno vale di sicuro più dell’ora di ginnastica settimanale, soprattutto se diventa una consuetudine che ci si porta nell’età adulta – conclude Barbara Meggetto -. Siamo ad un passo dall’apertura della stagione dei divieti per prevenire l’inquinamento atmosferico: genitori, fate la vostra parte responsabilmente”.