Per le attività culturali dal vivo l’estate 2022 è sinonimo di ritorno alla normalità, nonostante l’effetto Covid non sia stato ancora del tutto assorbito. Tra luglio e settembre la spesa media per beni e consumi culturali sarà così di 125 euro a persona e a crescere di più rispetto ai risultati fatti registrare a giugno è la visita a mostre, musei e siti archeologici (+14%), seguita da cinema (+13%) e partecipazione agli eventi dal vivo, soprattutto spettacoli all’aperto (+7%). In aumento anche concerti e festival culturali (+6%), lettura di libri (+6% di carta, +2% digitali) e teatro (+5%). È quanto emerge dall’Osservatorio di Impresa Cultura Italia-Confcommercio, in collaborazione con Swg, sui consumi culturali degli italiani.
I dati della ricerca indicano inoltre che il 45% degli intervistati fruirà dell’offerta culturale estiva nella propria città, anche se il tabellone sarà meno ricco di eventi rispetto al periodo precedente la pandemia. E che le iniziative culturali sono un importante attrattore nelle località turistiche: il 68% di chi andrà in vacanza parteciperà ad attività culturali nelle località di villeggiatura, con una spesa media pro capite di 95 euro. Gli eventi che più attraggono i turisti sono quelli enogastronomici, seguiti da visite a musei e siti archeologici e da concerti e festival culturali. In generale, un’ampia platea di turisti guarda con attenzione all’offerta culturale durante le vacanze e soggiorna in luoghi dove sa di trovare iniziative culturali interessanti.
Per il presidente di Impresa Cultura Italia-Confcommercio, Carlo Fontana, ”i segnali positivi sui consumi culturali estivi e la ritrovata normalità per gli eventi dal vivo sono un’ottima notizia. Ci sono, dunque, i presupposti perché questa tendenza positiva si confermi e si rafforzi anche nei prossimi mesi. Per questo, ora più che mai, servono misure mirate ed efficaci che spingano la ripresa dei consumi e gli investimenti nel settore”.