MONZA – Sos eroina: la droga del buco torna a Monza. Un’emergenza sotto gli occhi di tutti che è finita lunedì sera anche sui banchi del Consiglio comunale. A portare all’attenzione dell’amministrazione il problema della tossicodipendenza il capogruppo della Lega Cesare Gariboldi.
“Il consumo dell’eroina è in aumento – ha spiegato – Bisogna tenere la guardia alta anche a Monza”. Il consigliere del Carroccio ha raccontato episodi che ha visto personalmente: alle 7.15 davanti al liceo Frisi un tossicodipendenti si stava iniettando la dose nel braccio, sulle panchine del binario 1 della stazione davanti ai pendolari che salivano e scendevano dal treno ha notato alcuni ragazzi che si stavano scaldando la dose con l’accendino e nella vegetazione lungo il canale Villoresi tra San Biagio e Triante sono ricomparse le siringhe.
Il ritorno della droga da siringa non è un’emergenza solo monzese: i dati nazionali sono molto preoccupanti con un aumento annuale del 10 per cento del consumo di eroina e del 30 per cento del sequestro di questa sostanza.
“Sono convinto che le cosiddette “stanze del buco” non rappresentino una soluzione al problema- commenta Gariboldi, rifacendosi alla proposta (bocciata) avanzata dal consigliere Paolo Piffer di introdurre in città le stanze del buco – L’amministrazione deve farsi parte attiva affinché le forze dell’ordine tengano sempre più alta la guardia nei confronti dello spaccio di eroina e di tutte le sostanze stupefacenti”.
B. Api