I costi che derivano dalla drammatica crisi energetica che sta seriamente mettendo a rischio le forniture dell’intera filiera della salute sono ormai insostenibili. Il grido d’allarme lo lanciano Adf-Confcommercio, Farmindustria, Eguali, Assoram, Federfarma Servizi e Federfarma, chiedendo che la filiera venga considerata, come durante la pandemia, comparto essenziale al quale assicurare continuità e sostenibilità della fornitura di gas, energia elettrica e carburanti per il trasporto. Il rincaro esorbitante del 600% rispetto a un anno fa comporta rischi reali anche per la sopravvivenza delle stesse imprese, un’escalation inarrestabile che si sta abbattendo anche sulle aziende della distribuzione primaria, intermedia e finale del farmaco, tanto più che le imprese della filiera non possono trasferire nemmeno in parte i maggiori costi sui prezzi dei medicinali con prescrizione.
“In vista dell’autunno, con la necessità di garantire le nuove campagne per i vaccini anti-Covid e con la stagione influenzale alle porte, è indispensabile assicurare tutte le condizioni per garantire ai cittadini la disponibilità in farmacia di medicinali, vaccini, dispositivi medici e prodotti sanitari, disponibilità che oggi appare invece sempre più a rischio. È perciò nell’interesse comune del Paese e del nostro sistema sanitario che il ruolo svolto dalle imprese del settore, operatori privati al servizio delle esigenze della collettività, venga tutelato attuando ogni intervento per permetterne l’indispensabile sostenibilità economica a tutto il comparto”, dicono congiuntamente le Associazioni firmatarie dell’appello.