Il tema del mercato del lavoro continua ad animare il dibattito anche in vista dell’insediamento a partire dalla fine di ottobre di un nuovo esecutivo che dovrà cominciare a lavorare sulle questioni più urgenti.
La vicepresidente di Confcommercio con incarico al lavoro e welfare, Donatella Prampolini, ha “risposto” alle dichiarazioni del segretario della Cisl Luigi Sbarra sui contratti a tempo determinato. Sbarra ha sottolineato che “il rapporto a tempo indeterminato deve costare meno molto meno di altri tipi di contrattazione. Un costo inferiore da supportare con incentivi e decontribuzioni ad hoc da caricare su un aumento del costo per i contratti a tempo”. ”Il principio – ha detto Sbarra – deve essere meno dura il contratto più costa”.
“Sui contratti a termine – replica Prampolini -, bisogna intendersi. Non serve renderli più costosi. Perché il punto di fondo è che vi sono esigenze strutturali di buona flessibilità governata e contrattata. E rispondere positivamente a queste esigenze va anche a tutto vantaggio dell’accrescimento del tasso di occupazione e del contrasto del lavoro irregolare”.