MONZA – I guantoni si tingono di rosa con l’obiettivo di aiutare le donne di ogni età, non solo a rimettersi in forma, ma a recuperare quell’autostima e quell’amore verso se stesse che troppo spesso mettono da parte.
Questa la filosofia di “Guantoni in rosa” l’evento sportivo promosso da “Brianza Fighting” sabato 22 e domenica 23 settembre all’autosalone “AutoVanti” di viale Sicilia 130. In occasione della presentazione della nuova X4 Bmw gli istruttori della palestra, guidata dal campione internazionale di muay thai Alessio Martino, avvicineranno ragazze e signore al mondo degli sport da combattimento.
“E’ il debutto del progetto “Guantoni in Rosa” che desidero ampliare a tutta la provincia di Monza e Brianza – spiega Alessio Martino – Questa iniziativa non ha solo l’obiettivo di insegnare alle donne le principali tecniche di combattimento e quindi di difesa in caso di aggressione. Ma c’è molto altro. Ci sono dimensioni più interne, psicologiche, meccanismi dietro alla lotta e ai guantoni che aiutano chi pratica questi sport a riappropriarsi anche dell’autostima spesso violata da situazioni familiari, ma non solo, molto delicate”.
Martino da sempre si impegna nella lotta al bullismo, utilizzando proprio le tecniche degli sport da combattimento: insegnando ai ragazzi timidi ad aver maggiore fiducia in se stessi e ai bulli ad utilizzare la loro forza solo quando combattono con avversari alla pari, e non con coetanei più deboli.
Adesso lo stesso impegno lo vuole investire anche nel mondo femminile. “Troppo spesso scopro situazioni di giovani ragazze adescate per shooting fotografici tutt’altro che artistici – continua – Ragazze deboli e insicure che finiscono nella rete di persone sbagliate, giovani che credono che la vera gioia sia un like sui social, che non sono più in grado di affrontare il mondo reale”.
Da qui la scelta di far uscire di casa adolescenti, giovani e signore: a tutte le età le donne non devono mai dimenticarsi del proprio valore e della propria bellezza. “Sentimenti che sport, come quelli da combattimento, riescono a trasmettere – conclude Alessio Martino – Non si impara solo a combattere, ma prima di tutto si riscopre il valore della fatica, del sudore, dell’allenamento, della condivisione. Non dietro a un pc ma sul ring”.