AICURZIO – Sei milioni di euro, due anni e mezzo di lavori, un bacino per la regimazione delle acque e un biolago. Giochi d’acqua, aree di sosta, percorsi ciclopedonali e un mare di verde. Sono queste le coordinate principali del nuovo Parco dell’Acqua in fase di realizzazione tra Aicurzio e Sulbiate. I cantieri hanno preso avvio nei giorni scorsi con le attività di recinzione dell’area. Due i macro-obiettivi dell’intervento. Il primo: dare soluzione alle esondazioni che, in caso di temporali o precipitazioni persistenti, causano l’allagamento di un tratto della Strada Provinciale 177 tra i due Comuni del Vimercatese e la zona di Cascina Ca’. Il secondo: ricomporre il paesaggio attraverso la rigenerazione della natura promuovendo la biodiversità e la fruizione sociale.
Dopo quello di Arcore e di Bernareggio – Carnate – Ronco Briantino, inaugurato domenica scorsa, BrianzAcque, gestore unico del servizio idrico integrato nell’ambito di Monza e Brianza, è di nuovo al lavoro nel Vimercatese per dar forma e vita ad un terzo progetto di blu and green infrastructure che sarà anche il più grande. Si estenderà su una superficie di 52mila metri quadrati (oltre cinque ettari), più del doppio di Bernareggio e cinque volte quella di Arcore.
L’intervento è stato presentato da Enrico Boerci, presidente e amministratore delegato di BrianzAcque, alla presenza del Vice Presidente della Provincia di Monza e Brianza, del sindaco di Aicurzio, del sindaco e dell’assessore di Sulbiate, del presidente del Parco Agricolo Nord Est, Silvano Brambilla, del Presidente dell’Ato di Monza e Brianza, Silverio Clerici.
“Quest’opera strutturale – spiega Boerci -, che si caratterizza per la presenza di due bacini per la regimazione delle acque, è la risposta concreta alla crescente necessità di dotare il territorio della Brianza, che è un territorio fragile, di opere contro gli effetti del cambiamento climatico, apportando al contempo valore in termini di rigenerazione urbana e di fruibilità di spazi all’aria aperta. La gestione delle acque di pioggia da problema diventa così un’opportunità per produrre benefici multi-obiettivo, a cominciare da una maggiore sicurezza idraulica per i territori e le persone”.
“ La velocità con cui BrianzAcque sta procedendo alla realizzazione di Parchi dell’acqua è la miglior risposta alla emergenza climatica che stiamo vivendo permettendo di mettere al sicuro quelle aree più fragili e più a rischio della nostra Brianza – ha commentato il Vice Presidente della Provincia MB – L’ennesima tragedia che ha colpito le Marche ci dimostra, ancora una volta, che non possiamo più perdere tempo e che bisogna giocare d’anticipo con la prevenzione e con tutte le strategie di contenimento possibili, anche con investimenti ingenti come questo. La Provincia, attraverso i piani urbanistici e la pianificazione territoriale e grazie anche all’azione della protezione civile, sta facendo la sua parte per promuovere presso i Comuni e la popolazione una cultura diversa e responsabile in cui il rispetto dell’ambiente deve sempre essere al primo posto”
Nel dettaglio, il progetto prevede l’ampliamento della vecchia vasca volano attualmente esistente a lato della SP 177 Bellusco – Gerno e la costruzione di un nuovo bacino di infiltrazione delle acque di pioggia: di fatto un biolago di dimensioni più ridotte. Grazie ad una serie di attività di scavo, la vasca principale sarà resa più profonda di un metro e mezzo aumentando così la capacità di accumulo che diventerà pari a 31 mila metri cubi d’acqua a cui si aggiungeranno altri 5.100 mc corrispondenti al volume del nuovo invaso naturale. L’intervento prevede quindi il potenziamento del collettore intercomunale, il rifacimento della condotta per le acque bianche scaricate dalla Sp177 e una nuova fognatura di collegamento a servizio di Cascina Ca’ in funzione anti allagamento.
Come negli altri format di Parchi dell’Acqua, gli interventi per l’ottimizzazione anche tecnologica dei sistemi idraulici finalizzati alla corretta gestione delle acque meteoriche si accompagnano ad una rigenerazione complessiva della zona sotto l’aspetto ambientale e paesaggistico in cui l’acqua rappresenta l’aspetto da esaltare per la valorizzazione del grande parco pubblico. E’così ad esempio che il biolago, sarà dotato di un’area per la fitodepurazione in modo che la risorsa idrica torni a “ripulirsi ” attraverso un sistema composto da piante igrofile e apposite ghiaie. Non solo: per essere più attrattivo lo specchio d’acqua permanente, sarà movimentato da zampilli e cascatelle in funzione sia ornamentale, sia di movimentazione e di riossigenazione dell’acqua. L’dea è di un’area umida permanente allo scopo di creare un’oasi di biodiversità per l’avifauna e per gli anfibi, nonché per diverse specie arboree. Tutt’attorno panchine, sentieri, spazi per la sosta, giochi d’acqua per bambini, percorsi ciclopedonali e una vegetazione che ripropone la tipicità del paesaggio agrario brianzolo: zone boschive, filari, prati, alberi solitari. A lavori completati, questa grande oasi verde, diventerà luogo di immersione nella natura per grandi e piccini con scenari di coesione sociale, di partecipazione e di attività ludico-educative.
I costi dell’opera, dalla sagoma allungata che ricorda quella di un aeromobile, sono pari a 6 milioni di euro e verranno sostenuti interamente da BrianzAcque riutilizzando i proventi delle bollette del sistema idrico integrato versati dagli utenti. Un nuovo, altro esempio di soldi dei cittadini che tornano ai cittadini sotto forma di opere di economia circolare a tutela del territorio.