BUSTO ARSIZIO – I poliziotti erano intervenuto perché un ubriaco iniziava ad alzare la voce in un bar per farsi servire da bere e aveva rubato accendini. Quando se ne sono andati il bilancio della loro uscita è stato molto più pesante del previsto: arrestato per furto, resistenza e lesioni a pubblico ufficiale, denunciato per il danneggiamento di due auto e per il rifiuto di farsi identificare.
E’ successo di tutto e di più, insomma, nel tardo pomeriggio di domenica. Erano circa le 17.30 quando gli uomini del Commissariato cittadino della Polizia di Stato sono stati inviati in un locale di via Quintino Sella. Lì hanno trovato l’ubriaco che aveva già minacciato i baristi perché si erano rifiutati di versargli bevande alcoliche. Lui, in tutta risposta, aveva gettato a terra i contenitori situati sul bancone e si era impossessato di alcuni accendini.
I poliziotti hanno cercato di identificarlo, ma lui anziché consegnare i documenti o rivelare il proprio nome, ha pensato che fosse più opportuno minacciare di morte i due in divisa. Gli agenti hanno cercato di farlo salire in auto per accompagnarlo in Commissariato finché, di fronte al suo ennesimo rifiuto, è stato portato alla “Pantera” con la forza. A fatica, perché l’ubriaco era davero furioso. Anche quando è entrato nell’auto, sdraiato sul sedile posteriore e ammanettato, ha dato calci con violenza mandando in frantumi il vetro del finestrino e rovinando il montante della portiera.
Agli agenti non è rimasto altro da fare se non chiamare i colleghi di un’altra Volante, ma l’ubriaco si è comportato esattamente allo stesso modo rovinando anche la seconda vettura. Alla fine si è riusciti comunque a portarlo al Commissariato. Lì si è scoperto che un uomo di 46 anni, residente in città, con numerosi precedenti penali. All’elenco, forse, dopo quanto ha combinato domenica si aggiungerà qualcosa in più.