LISSONE – La città è pronta a vivere un ottobre di sagre cittadine. Si inizia con la Sagra di Bareggia, che torna puntale nel fine settimana della seconda domenica di ottobre, tradizionale appuntamento di festa per la frazione.
Il parco divertimenti sarà allestito nell’area parcheggio del Bosco Urbano, nuova collocazione individuata dal Comune dopo i lavori di sistemazione dell’area consueta in via Bottego: nelle giornate del 7, 8, 9 10 ottobre giostre e stand gastronomici attendono tutti i cittadini. Le attrazioni animeranno la frazione cittadina, con musica, gusto e divertimento.
In occasione della ricorrenza, l’intrattenimento musicale e la cultura locale si fondono nel Concerto della Sagra proposto dal Corpo Bandistico Santa Cecilia, che domenica 9 ottobre si esibirà a Palazzo Terragni alle 16.30. Gli strumenti musicali della storica banda lissonese vibreranno sotto la guida dal maestro Roberto Turriani, che firma la direzione artistica dell’evento patrocinato dall’amministrazione comunale. L’ingresso per assistere allo spettacolo musicale è gratuito e libero fino ad esaurimento posti, con prenotazione consigliata sul sito bandascecilialissone.eu.
Quest’anno la Sagra di Bareggia si lega anche a un’iniziativa editoriale sostenuta dall’Amministrazione Comunale. Protagonista è il volume illustrato dal titolo “Bareggia: terra e gente di Cascine”, redatto da due docenti dell’Università della Terza Età, Cecilia Cassanmagnago e Giovanni Campadello, su proposta della Parrocchia Santi Giuseppe e Antonio Maria Zaccaria della frazione. Domenica 9 ottobre, proprio in occasione della festa, la nuova pubblicazione verrà presentata alla cittadinanza che avrà la possibilità di acquistarlo. Nei giorni successivi il libro sarà messo a disposizione della biblioteca civica e degli Istituti comprensivi di Lissone, con lo scopo di custodire la storia locale e diffonderne la conoscenza, con un’attenzione particolare rivolta alle generazioni future. Corredato da numerose fotografie d’epoca, anche inedite, il libro tratteggia e illustra la storia, riferita in particolare alla prima metà del secolo scorso, delle cascine Bareggia, Maldura e Paolina, quale “piccolo mondo” caro a chi vi affonda ancora oggi le proprie radici con particolare senso di appartenenza e custode di un importante vissuto locale.