MONZA – ” Tu sei e rimarrai sempre il più buono. Perché nonostante i mille tormenti che consumavano la tua anima tutto noi potevamo sempre contare sul tuo aiuto”. E’ ancora incredulo e scosso Alessio Martino, campione internazionale di muay thai, dopo aver appreso della tragedia scomparsa suo amico e atleta Paolo Mantovani, 36 anni, morto due giorni fa a bordo della sua Smart mentre viaggiava sulla Tangenziale Est in direzione Milano. A pochi chilometri da casa, all’altezza dell’uscita di Concorezzo, Mantovani ha tamponato un’altra auto, la sua Smart si è ribaltata più volte e lui è stato sbalzato fuori d’abitacolo morendo sul colpo.
La sua tragica morte arriva a pochi giorni da quella del suo miglior amico morto in un incidente stradale nel tunnel della statale 36 .
“Paolo era una persona splendida – ricorda Martino – Oltre ad essere amici per anni si è allenato con me. Eravamo legatissimi e il dolore più immenso è quello di non essere riuscito ad aiutarlo”. La vita non è stata generosa con Paolo Mantovani: la perdita della mamma per una malattia lo aveva fortemente provato. “Anche in amore non è stato fortunato – aggiunge Martino – Fa riflettere quando su Facebook scriveva che aveva perso le due donne della sua vita: l’adorata mamma e la sua storica fidanzata”.
Gli amici gli sono sempre stati accanto, ma oggi c’è il rammarico forse di non avere fatto abbastanza. “Da tempo non era più il Paolino che rideva sempre con noi – ricorda Alessio – Eppure non si è mai tirato indietro: quando lo chiamavamo per chiedere una mano c’era sempre, in qualsiasi momento di giorno e nel cuore della notte. Lui per i suoi amici era sempre presente”.
Un gruppo di amici da oltre vent’anni, ricordi stupendi e indelebili di serate in discoteca, divertimento, sport, feste. “Dalla perdita di sua mamma non si era mai più ripreso – conclude Alessio – Mi chiedeva di tornare in palestra e lo aspettavo a braccia aperta ma non si presentava agli appuntamenti e non mi rispondeva al telefono. Paolino era era il più buono di noi tutti messi insieme . Per tanti anni abbiamo condiviso la passione per il calcio andando la domenica allo stadio a vedere il Milan e il Monza. La pace che non ha trovato in terra la troverà certamente in cielo dove ad attenderlo a braccia aperte ci sarà la sua amata mamma”.
B. Api