DESIO – Considerate le temperature ancora alte, slitta anche a Desio il periodo di accensione dei riscaldamenti. Il sindaco Simone Gargiulo ha firmato l’ordinanza che posticipa al 29 ottobre l’accensione degli impianti termici a combustione a uso riscaldamento, che potranno restare accesi per un orario massimo di 13 ore .
L’ordinanza non si applica:
– agli edifici adibiti a ospedali, cliniche o case di cura e assimilabili, ivi compresi quelli adibiti a ricovero o cura di minori o anziani, nonché alle strutture protette per l’assistenza ed il recupero dei tossico-dipendenti e di altri soggetti affidati a servizi sociali pubblici;
– agli edifici adibiti a scuole materne e asili nido;
– agli edifici adibiti a piscine, saune e assimilabili;
– agli edifici adibiti ad attività industriali ed artigianali e assimilabili, nei casi in cui ostino esigenze tecnologiche o di produzione.
“Le alte temperature che stiamo registrando in questi giorni, oltre a un innalzamento dei PM10 presenti nell’aria sono alla base della scelta di posticipare l’accensione degli impianti di riscaldamento – spiega il sindaco Simone Gargiulo – L’ordinanza è volta a rafforzare l’attenzione per la tutela e la qualità dell’aria respirata dai cittadini, oltre a essere un provvedimento in continuità con il piano nazionale di contenimento dei consumi di gas. Quest’anno più che mai sarà importante evitare qualsiasi tipo di spreco e utilizzare al meglio gli impianti di riscaldamento. Questi comportamenti virtuosi saranno fondamentali anche per ridurre il costo delle bollette”.
La città di Desio è inserita nella zona climatica E (art. 4 del DPR n. 74 del 2013): questo comporta un orario massimo di funzionamento pari a 14 ore giornaliere tra il 15 ottobre e il 15 aprile. Ai sindaci, a fronte di comprovate esigenze, è conferito il potere di aumentare o diminuire i periodi annuali di esercizio e la durata giornaliera di accensione degli impianti termici, nonché di stabilire riduzioni di temperatura ambiente massima consentita.
Sono tre le motivazioni alla base della decisione. In primo luogo, il rispetto delle normative nazionali ed europee. Il Piano nazionale di contenimento dei consumi di gas del 6/09/2022 prevede, al fine dell’abbattimento dei consumi di gas naturale, l’introduzione di limiti di temperatura, di ore giornaliere di accensione, e di durata del periodo di riscaldamento. Il regolamento UE 2022/1369 del Consiglio del 05/08/2022 prevede la riduzione volontaria della domanda di gas naturale del 15% nel prossimo inverno. Inoltre, il Decreto ministeriale n. 383 del 6/10/2022 riduce di 15 giorni il periodo di accensione degli impianti termici a uso riscaldamento e di 1 ora la durata giornaliera di accensione previsti dall’art. 4 del DPR n. 74 del 2013, portando i limiti per la zona climatica E a un orario massimo di 13 ore giornaliere. Dunque, con questo rinvio e la riduzione oraria ci si adegua a quanto richiesto per favorire un ulteriore risparmio di gas.
La seconda ragione è legata al fatto che le temperature registrate dalle stazioni meteorologiche di ARPA Lombardia siano al di sopra della media stagionale.
Infine, una questione ambientale: gli impianti termici a uso civile rappresentano un’importante, anche se non la principale, fonte di emissioni di inquinanti atmosferici locali e i valori di Pm10 in queste settimane risultano già particolarmente alti.
I competenti organi di vigilanza adotteranno le opportune misure di controllo per il rispetto dell’Ordinanza, la cui inosservanza comporta l’applicazione delle sanzioni previste dalla legge.
L’ordinanza viene diramata a tutti gli amministratori di condominio per una immediata applicazione delle sue previsioni.