MEDA – Giovedì mattina verso le 8.30 una 78enne ha sentito suonare il campanello della sua abitazione. Affacciatasi fuori per vedere chi fosse, l’anziana si è trovata davanti uno sconosciuto in tenuta da lavoro che, mostrando un tesserino attaccato sulla giacca, ha affermato di essere un tecnico addetti al servizio idrico che doveva urgentemente controllare il contatore dell’acqua.
La donna gli ha aperto il cancello carraio per farlo accedere nel cortile interno dell’abitazione, lì dove si trova lo sportello dell’acqua. Il sedicente tecnico dopo alcune finte misurazioni si è nuovamente rivolto alla 78enne informandola che aveva rilevato dei guasti sia sull’impianto del gas che su quello dell’acqua per poi, immediatamente dopo, contattare – a suo dire – la sua centrale e avere conferma dell’imminente pericolo su tutta l’abitazione. A quel punto l’uomo chiedeva all’anziana di poter ispezionare tutte le tubature di casa e di aprire i rubinetti. Nel frattempo si spargeva nell’aria di casa un forte odore acre. “Senta che odore, c’è inquinamento”, ha affermato l’uomo. La donna, memore delle istruzioni ricevute un anno addietro durante la campagna anti-truffe svolta dai carabinieri di Meda, ha cominciato a guardare l’uomo sempre con maggiore sospetto.
Quest’ultimo, in tutta risposta, ha cercato di far precipitare la situazione provocando senza farsi vedere dei forti botti sulle tubature facendo notare all’anziana che l’impianto stava per scoppiare.
Sentita la donna esclamare di voler chiamare i carabinieri, il finto tecnico le ha intimato: “Signora, faccia presto e tiri fuori tutto l’oro e i soldi che tiene in casa e nella cassaforte perché bruciano”. Intimorita dalla situazione, la donna ha preso da un cassetto alcuni gioielli ma al finto tecnico, nel frattempo raggiunto da un complice, non bastavano, voleva gli altri e chiedeva anche di raccogliere i soldi in contanti.
A quel punto l’anziana si è fatta coraggio e ha preso in mano il telefono che era poggiato su un mobile all’ingresso, proprio sopra una brochure informativa anti-truffa che i militari della Stazione dei Carabinieri di Meda le avevano lasciato durante la campagna anti-truffe svolta porta a porta. La donna a quel punto ha esclamato con decisione: “Adesso chiamo i carabinieri anche se scoppia il telefonino”. Vista la caparbietà della donna, i due finti tecnici decidevano di uscire dall’abitazione e allontanarsi repentinamente.