COMO – “No, nulla da dichiarare”. Solita risposta dell’automobilista alla frontiera che, tuttavia, stavolta non ha convinto proprio per niente le guardie svizzere al confine. Dai controlli è poi emerso che stava viaggiando con due serpenti nella borsa.
E’ accaduto al valico tra Maslianico e Pizzamiglio. La donna, una svizzera che stava rientrando nel suo Paese insieme alla famiglia, ha rallentato di fronte ai militari in attesa del loro ok per poter proseguire il viaggio. Quando le hanno chiesto se aveva qualcosa da dichiarare, ha risposto di no. Non dev’essere stata convincente, perché le hanno chiesto di accostare per un controllo con l’utilizzo dell’unità cinofila.
E proprio il cane ha fiutato quello che non andava bene. Stavolta, però, non si trattava né di sostanze stupefacenti né di trasporto valuta: l’animale è riuscito a scovare la presenza di due serpenti vivi, due esemplari di boa constrictor, nascosti nella borsa della donna. Erano in due contenitori trasparenti.
La donna è finita nei guai. Non solo per non aver dichiarato il trasporto dei due serpenti, ma anche perché viaggiava senza l’autorizzazione Cites. L’ufficio della sicurezza alimentare e veterinaria di Berna ha richiesto un deposito cauzionale; i serpenti sono stati lasciati in custodia alla persona fermata, senza pero’ il diritto di disporne.