CESANO MADERNO – Terminati ufficialmente i lavori, il ponte P14 di Via San Benedetto a Cesano Maderno (pk 140+128), che passa sotto la “Milano-Meda”, in seguito alle operazioni di collaudo statico dello scorso 24 novembre e dopo gli opportuni sopralluoghi da parte dei tecnici della Provincia MB e Comune di Cesano Maderno, alla presenza di Concessioni Autostradali Lombarde (CAL), è stato definitivamente riaperto al traffico.
Il transito dei primi veicoli è avvenuto nella serata di lunedì 12 dicembre. Considerata tra l’altro l’impossibilità di testare la nuova struttura caricando la sovrastante già esistente, la prova di carico è stata eseguita dalla viabilità inferiore “tirando” con martinetti il nuovo impalcato verso il suolo, piuttosto che “spingendo” con autocarri carichi il vecchio impalcato dalla viabilità superiore su SP ex SS n. 35.
L’intervento di rifacimento del ponte P14, condotto da CAL, è rientrato nella convenzione siglata nel 2019 tra Provincia MB, Regione Lombardia, CAL e Autostrada Pedemontana Lombarda, che comprendeva anche i lavori, eseguiti lo scorso 27 marzo 2021, di demolizione del ponte P10 in Via Maestri del Lavoro a Bovisio Masciago, per un finanziamento pari a € 3.100.000,00, anticipato da Regione a CAL.
“Grazie alla proficua collaborazione fra i diversi soggetti coinvolti – commenta Luca Santambrogio, presidente della Provincia di Monza e Brianza – CAL è riuscita a consegnarci in anticipo la nuova opera, permettendo a sua volta la consegna della sottostante viabilità di Via San Benedetto al Comune di Cesano Maderno. Questo permetterà, considerando anche l’avvicinarsi del periodo delle festività, un’interconnessione più agevole fra il centro abitato della città e le diverse attività commerciali presenti nella zona”.
Il nuovo sottovia di Cesano è stato concepito secondo una configurazione geometrica adeguata sia alle esigenze di mobilità riferite all’attuale contesto, sia quelle derivanti dal previsto assetto della futura tratta B2 di Pedemontana, ragione per cui, in sede di realizzazione di quest’ultima, non sarà necessario apportare modifiche a quanto costruito, ma solo minime integrazioni.
La consegna definitiva potrà invece avvenire solo nei primi mesi del 2023, in seguito al completamento di alcune lavorazioni accessorie, marginali e non influenti sulla natura e funzionalità dell’opera nel relativo complesso, ma utili a dare il lavoro complessivo finito a regola d’arte.