MONZA – Sciopero generale e mobilitazione di Cgil e Uil in Lombardia per chiedere di modificare la manovra. Le manifestazioni hanno coinvolto anche Monza e la Brianza e ieri mattina in centro, in piazza Roma (Arengario), bandiere rosse e bandiere blu hanno sventolato insieme per “per chiedere al Governo di modificare la legge di bilancio in discussione in Parlamento”.
Lavoratrici e lavoratori, pensionate e pensionati, cittadini: tutti insieme si sono dati appuntamento, dalle 9, in centro a Monza, per chiedere al Parlamento di modificare una legge di bilancio sbagliata, “che premia gli evasori e non ascolta le esigenze delle lavoratrici, dei lavoratori, delle pensionate e dei pensionati”, hanno scandito le delgate e i delegati Cgil e Uil delle aziende del territorio.
A spiegare le ragioni dello sciopero sono stati proprio loro, i lavoratori: “È una manovra iniqua che non fa gli interessi di chi per vivere ha bisogno di lavorare“. Lo sciopero ha riguardato tutti i settori e tutti i comparti “perché questa manovra colpisce tutti, comprese le pensionate e i pensionati che in questi anni hanno visto ridursi notevolmente il loro potere d’acquisto”, hanno spiegato dal palco brianzolo.
A chiudere la mattinata di mobilitazione ci ha pensato Angela Mondellini, segretaria generale della Cgil di Monza e Brianza, intervenuta dopo Giancarlo Pagani, coordinatore della Uil territoriale.
“Nel Paese si parla ancora troppo poco dei contenuti di questa manovra, di quello che si dovrebbe fare per rimettere sui giusti binari la politica economica e sociale di un Paese in profonda crisi – ha affermato Mondellini -. Noi pensiamo che non sia giusto che i salari delle lavoratrici e dei lavoratori oggi subiscano l’erosione da parte di un’inflazione galoppante e non ci siano le risposte adeguate da parte del Governo. Non è giusto che le pensionate e i pensionati subiscano ancora una volta il blocco della rivalutazione, una questione di dignità per chi ha lavorato una vita che oggi vede arretrare il proprio potere d’acquisto davanti alla crisi dovuta anche alle speculazioni. Non è giusto nemmeno che per curarsi sia necessario attendere mesi, ma se paghi ti puoi curare subito. E poi la scuola, il merito lo costruiamo noi se ci mettiamo i soldi nella scuola pubblica“.
“Queste risposte non ci sono – ha concluso la segretaria generale della Cgil in Brianza – grazie a chi ha reso possibile questo sciopero generale e questa mobilitazione utile per far sentire la nostra voce, la voce di chi per vivere ha bisogno di lavorare. Questa nostra iniziativa è solo l’inizio di un percorso, bisogna continuare: lavoriamo per unire le lavoratrici e i lavoratori, le pensionate e i pensionati. Al lavoro e alla lotta“.