CESANO MADERNO – Gli aumenti dei costi energetici sostenuti dalle scuole dell’infanzia paritarie non impatteranno sulle rette a carico delle famiglie. Lo ha stabilito la Giunta comunale con una delibera che prevede l’erogazione di un contributo straordinario alle scuole per evitare che le spese energetiche si ripercuotano sui bilanci familiari.
La criticità della sostenibilità dei servizi a fronte del rincaro energetico, accompagnata da un significativo aumento generalizzato anche dei prezzi degli altri beni e servizi, come risultante dagli indici Istat, è emersa nel corso del confronto sulla convenzione in essere tra Comune e scuole paritarie. L’amministrazione comunale ha quindi previsto un contributo straordinario per il periodo settembre 2022/giugno 2023 con l’obiettivo della sostenibilità dei servizi a fronte dell’invarianza delle rette e del rincaro prezzi.
Il contributo è pari all’85% dell’aumento registrato con riferimento alle spese sostenute per gas e corrente. Le somme da destinare al contributo ammontano in totale a 77.782 euro.
Non si tratta di spese aggiuntive per l’amministrazione: per il finanziamento del contributo verranno infatti valorizzate le economie di spesa registrate nell’anno scolastico 2021/2022, nonché le economie presunte sull’anno scolastico 2022/2023, stimate tenuto conto della proiezione delle spese aggiornata con gli Isee degli iscritti per il corrente anno scolastico.
“L’Amministrazione comunale – spiega il sindaco Gianpiero Bocca – è intervenuta anzitutto per evitare che gli aumenti dei costi dell’energia si ripercuotano sulle famiglie già gravate da una congiuntura economia difficile. Abbiamo trovato, confrontandoci con gli Uffici comunali, la soluzione giusta, con l’obiettivo di sollevare le famiglie da rincari e nella convinzione dell’importanza della funzione sociale, oltre che educativa, svolta dalle scuole dell’infanzia paritarie cittadine”.
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