MILANO – Nessun aumento delle tasse, possibilità di rimodulare gli investimenti nel triennio in base alle necessità dovute all’incremento delle materie prime, particolare attenzione alla pianificazione finanziaria, strutturata in modo da creare sinergie virtuose nell’utilizzo delle risorse autonome, statali e comunitarie con l’obiettivo di sostenere e realizzare pienamente le politiche e gli investimenti strategici regionali per il territorio lombardo. E, ancora, previsioni di spesa che garantiscono la copertura finanziaria delle priorità individuate nei documenti di programmazione e in stretta coerenza con la pianificazione degli acquisti. Queste le linee guida che hanno ispirato la Manovra di Bilancio 2023-25 approvata in Consiglio regionale.
“Una manovra finanziaria 2023-2025 che – sottolinea il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana – si inserisce in un contesto economico nazionale che mostra segnali di forte incertezza conseguenti alla straordinaria crescita dei costi energetici e delle materie prime a livello mondiale. I maggiori costi correlati all’energia elettrica e al gas determinano un innalzamento consistente dei costi di funzionamento della macchina regionale e impongono una rideterminazione delle priorità correlate alle politiche di spesa regionali al fine di far fronte alle nuove criticità non precedentemente contemplate né prevedibili”.
“Un elemento di cui andiamo particolarmente fieri – ha sottolineato il governatore – consiste nell’aver sostenuto i consumi da una parte e le imprese dall’altra, con interventi particolarmente attenti anche al disagio nel mondo del lavoro, uscito da una crisi molto difficile, e grazie a strumenti innovativi siamo riusciti a tenere il sistema produttivo lombardo molto competitivo”.
“Questa Giunta – ha spiegato l’assessore regionale al Bilancio e Finanza Davide Caparini – sin dal suo insediamento ha puntato sullo sviluppo socio-economico della Lombardia e per questo la parte degli investimenti è stata incrementata di oltre 3 miliardi di risorse. Qualche dato significativo: +1,5 miliardi per la programmazione comunitaria, 4,5 miliardi per le opere pubbliche, 1,5 miliardi per la Pedemontana comprese le opere compensative, 1,2 miliardi per la M5 fino a Monza, 2 miliardi per le opere delle Olimpiadi, 2 miliardi in più per le infrastrutture e la strumentazione in sanità, e 2 miliardi in più per il suo funzionamento. Per il Diritto allo studio universitario abbiamo erogato mezzo miliardo in questi cinque anni ed investito 400 milioni per le università, per non parlare del sociale, del sostegno alle lavoratrici e lavoratori rioccupati. Il tutto costando meno con i tagli ai costi della regione. Con Zero aumento tasse”.
“Un elemento che ritengo importante evidenziare – ha detto ancora Caparini – è la diminuzione dei costi della macchina regionale: abbiamo fatto davvero la ‘spending review’ di cui tanto si sente parlare a livello nazionale, continuiamo ad attuarla e il cittadino lombardo paga ben oltre la metà della media nazionale”.
“In ogni caso, sebbene il contesto generale risulti particolarmente critico – ha aggiunto Caparini – Regione Lombardia continua ad assicurare un’azione di governo efficiente ed efficace riconosciuta dalle agenzie di rating e ha saputo organizzarsi per compensare il taglio statale per oltre 30 milioni annui: nel triennio 2023/2025, infatti, le Regioni devono assicurare un contributo alla finanza pubblica per 196 milioni (Legge n. 234/2021)”.
“Per quanto riguarda gli investimenti, anche quelli ricompresi nel ‘Piano Lombardia’ – precisa potranno essere rimodulati nel triennio in coerenza con le eventuali modifiche dei cronoprogrammi di spesa e saranno valutate le sopraggiunte necessità dovute all’incremento dei costi delle materie prime”.
Il Bilancio 2023 della Regione prevede spese ed entrate che pareggiano a circa 26 miliardi. Il contributo della Lombardia alla finanza pubblica ammonta a 30,5 milioni, mentre viene stimata in 370 milioni nel biennio 2020-21 la perdita per minori entrate tributarie.
Alla sanità il bilancio regionale (investimenti e spesa corrente) destina 20 miliardi 859 milioni.
Nuove risorse sono destinate a opere infrastrutturali e trasporti, fondo sanitario regionale (in seguito al riparto nazionale), tutela territorio e ambiente.
La legge di stabilità completa la manovra di bilancio e ha lo scopo di rifinanziare leggi regionali e dare continuità a programmi pluriennali di intervento. Anche in questo caso, così come per la legge cosiddetta ‘collegato’, gli ambiti di intervento sono diversi.
Vengono stanziati 40 milioni all’anno per il quinquennio 2025-29 per il rinnovo del parco autobus.
Queste risorse si integreranno con i fondi statali già stanziati (e che permetteranno un rinnovo di 2.200 autobus sugli oltre 5.800 in circolazione), prolungando negli anni gli interventi di ammodernamento garantendo nel tempo una riduzione dell’età media della flotta dagli attuali 10 anni a 7,6 anni.
Altri stanziamenti sono destinati alla manutenzione straordinaria del materiale rotabile ferroviario, al materiale rotabile tranviario e metropolitano, oltre agli impianti a fune e alla realizzazione di collegamenti ciclopedonali.
Un primo iniziale stanziamento di 30.000 euro viene previsto per dare il via a un’azione a favore della sicurezza degli operatori ferroviari e dei viaggiatori.
Vengono estese all’anno 2023 e rese più incisive le misure adottate per l’anno 2022 per il rinnovo del parco veicolare attraverso la sostituzione di veicoli a maggior impatto ambientale con auto di ultima generazione immatricolate dall’1 gennaio 2021. Prevista l’esenzione dal pagamento della tassa automobilistica per un periodo fino a tre anni.
La legge interviene anche sulle spese del comparto sanità, finanziando voci specifiche come l’erogazione di prestazioni extra LEA, interventi per minori, acquisto farmaci di fascia C per pazienti con malattie rare.
Per quanto riguarda i Pronto Soccorso, previste prestazioni aggiuntive dei medici, il ricorso a cooperative, la creazione di una centrale operativa (Centrale Medica Integrata) con il compito di contrastare il sovraffollamento delle strutture e, anche, la proroga dei contratti di reclutamento straordinario attivati per vaccinazioni e liste d’attesa.
Per il 2023 la legge di stabilità stanzia 12 milioni 300 mila euro da destinare alle Aler come compensazione per l’insufficiente remunerazione dai canoni di locazione applicati ai nuclei familiari assegnatari con le minori capacità reddituali.
Viene stabilito il finanziamento di nuove borse di studio per le scuole di specializzazione dell’area veterinaria in ragione dell’elevato turn over di medici che operano in questo specifico ambito.