MONZA – Sospensione dal servizio senza stipendio per 45 giorni. Così l’Ufficio Procedimenti disciplinari ha deciso nei confronti di Piero Romualdo Vergante, Comandante della Polizia locale. Comunque non rientrerà più in servizio a Monza: ha già presentato la richiesta volontaria di dimissioni per collocamento a riposo.
Si conclude con un terremoto la vicenda del concorso della Polizia locale con cui l’amministrazione comunale faceva il conto di dotarsi di sei nuovi agenti e che aveva visto in cima alla graduatoria proprio il figlio della compagna dell’attuale Comandante. Dopo un tira e molla un passo indietro del vincitore aveva poi sbloccato la situazione permettendo all’amministrazione comunale di uscire dall’impasse.
Risolta quella questione, tuttavia, l’iter per il procedimento disciplinare era proseguito. L’ufficio ha ritenuto che Vergante abbia violato i commi 1, 3 e 4 dall’articolo 6 del Codice di Comportamento del Comune, che fa riferimento al Codice disciplinare dei dipendenti pubblici. In sostanza aveva l’obbligo di comunicare per iscritto, senza esitazione alcuna, la causa di incompatibilità in occasione del concorso.
Vista la sospensione e considerate le dimissioni già presentate da Vergante, in attesa di pubblicare l’avviso per la nomina di un nuovo Comandante l’amministrazione comunale ha deciso di individuare quale sostituto temporaneo Michele Siciliano, attuale dirigente del settore Istruzione. Vicecomandante vicario sarà il Commissario Capo Francesca Galli insieme al Vicecomandante Pasquale Evangelista.
L’Ufficio Procedimenti Disciplinari ha inoltre deciso di comminare una sanzione pari a 10 giorni di sospensione dal servizio ad Antonio di Tommaso, per la vicenda legata alla partecipazione ai funerali di un congiunto del Comandante. Vergante, anche per questa vicenda, è stato punito con un ulteriore giorno di sospensione.