Una boccata di ossigeno per gli esercizi commerciali, e in particolare per il commercio di vicinato. Un sostegno alle famiglie alle prese con i morsi dell’inflazione e soprattutto con il caro-energia. Una iniezione di vitalità per le strade cittadine, senza differenze tra centro e periferie, in grado di valorizzare gli spazi urbani e di rilanciare la socialità. È questo il senso dei saldi già scattati ormai in tutta Italia.
Secondo una indagine condotta da CNA Turismo e Commercio tra gli associati dell’intero Paese, il giro d’affari dei saldi quest’anno ammonterà complessivamente a circa 5,3 miliardi di euro. Il fenomeno interesserà non meno di 35 milioni di consumatori per circa 15 milioni di famiglie. In media 150 euro a persona “investiti” soprattutto in capi di abbigliamento e calzature ma anche, in misura minore, in prodotti di bellezza, oggetti per la casa, utensili per il bricolage, perfino alimentari, soprattutto quelli più legati al periodo delle festività: panettoni, pandori, torroni, cotechini, zamponi, lenticchie.
Quest’anno la stagione dei saldi per l’abbigliamento e le calzature è particolarmente sentita. Finora il tempo è stato clemente ma nelle prossime settimane è previsto un irrigidimento che obbliga a tenute da stagione rigida. E si preannunciano numerosi, inoltre, secondo l’indagine condotta da CNA Turismo e Commercio, i consumatori che faranno acquisti pensando già al prossimo inverno, “depositando” negli armadi i capi nuovi di zecca direttamente per l’autunno-inverno prossimo.