Dopo le bollette scatta una nuova emergenza in Italia, quella relativa ai prezzi dei carburanti tornati prepotentemente a salire negli ultimi giorni. Lo denuncia Assoutenti, che segnala anche la tassazione abnorme su benzina e gasolio vigente nel nostro paese.
Oggi la benzina in modalità self viaggia abbondantemente sopra quota 1,8 euro al litro, mentre il gasolio al servito ha sfondato la soglia psicologica dei 2 euro – spiega l’associazione – Il mancato rinnovo al taglio delle accise non solo ha fatto schizzare al rialzo i prezzi alla pompa, ma ha riportato l’Italia tra i paesi più cari d’Europa sul fronte dei carburanti.
Attualmente il nostro paese, con una media di 1,891 euro al litro, occupa la terza posizione in Ue per il prezzo più alto del gasolio, dietro solo a Svezia e Finlandia, mentre siamo al quarto posto per la benzina (1,827 euro/litro) – analizza Assoutenti – Prima del rialzo delle accise l’Italia era al dodicesimo posto in Europa per il diesel, al decimo per la benzina.
Se si considerano solo le imposte, l’Italia occupa il primo posto in classifica per la tassazione sul gasolio, con ben 0,958 euro di tasse su ogni litro di diesel – denuncia l’associazione – Rispetto alla media europea, gli italiani pagano un litro di benzina 24,8 centesimi di euro in più, +24,2 centesimi il gasolio.
“Il confronto europeo dimostra come gli automobilisti italiani paghino lo scotto di una tassazione abnorme che porta i listini alla pompa ai livelli più alti d’Europa – afferma il presidente Furio Truzzi – Ci chiediamo se la Premier Meloni abbia contezza di tali numeri e se intenda intervenire per evitare una nuova emergenza economica che avrà inevitabili pesanti effetti diretti e indiretti per famiglie e imprese”.