MONZA – Una conferenza stampa nella Sala Giunta del municipio per non dire quasi nulla, a parte due messaggi forti e chiari: il primo è che Stefania Castiglione, la guida turistica napoletana che nei giorni scorsi aveva annunciato lo stop avendo trovato ostacoli sul suo cammino, in realtà continuerà la sua attività per la gioia di molti monzesi che nel tempo hanno imparato ad apprezzarla. Il secondo messaggio, invece, è che l’amministrazione comunale intende sostenere lei e la cultura con tutte le sue forze.
Massimo riserbo su quanto è accaduto. Argomento top secret nella conferenza stampa, con il sindaco Dario Allevi che ha fatto da pompiere: “L’importante per me è che i disguidi siano stati superati. Sono qui come il buon padre di famiglia che deve appianare la situazione, non gettare alcol sul fuoco. I dissidi possono capitare a tutti e ovunque, tirarli fuori ancora significa riaccendere una polemica che si basa sul nulla”.
Parola d’ordine, insomma, minimizzare per ripartire da capo. Soltanto uno lo sfogo del primo cittadino riguardo al tema del razzismo nei confronti della guida napoletana: “Fosse stata di Pordenone o di chissà dove, il disguido sarebbe potuto accadere lo stesso. Monza non è assolutamente una città razzista, omofoba e nemmeno quella che è stata definita in questi giorni. La sua storia dimostra che è sempre stata una città pronta ad accogliere. E non capisco nemmeno perché questa vicenda abbia preso la piega del razzismo, quando non c’entra proprio nulla. Trovare il nome di Monza sulla prima pagina dei giornali del centrosud con accuse di razzismo, ecco questo mi ha davvero infastidito. Si sappia che Monza è pronta a contrastare con fermezza chi viene qui per commettere reati, ma al contrario è pronta ad abbracciare tutti gli altri”.
Allevi ha avuto parole d’elogio per Stefania Castiglione: “L’ho conosciuta poco dopo essere diventato sindaco. Ho iniziato a seguirla, ho imparato ad apprezzarla. Tanti i monzesi che, come me, hanno saputo apprezzare la sua attività, tant’è che giorno dopo giorno è cresciuta sempre più portando i cittadini a scoprire il nostro territorio. L’accaduto è un incidente di percorso, non era una cosa gravissima ma poi si è ingigantita. Stefania, con questo, ha scoperto di avere tanti amici monzesi e un’ammnistrazione comunale che le è stata vicina. Sono dispiaciuto dal “linciaggio mediatico” avvenuto tramite i social network”.
La diretta interessata, da parte sua, ha ringraziato il Comune per la solidarietà. “Io non ho mai detto di essere stata discriminata per le mie origini – ha dichiarato in conferenza stampa – ed ero molto dispiaciuta nel leggere molti articoli. I monzesi sono stati i primi a sostenermi e a incitarmi affinché non decidessi di mollare. Ora Svelarte ritorna, come e più di prima. Non mi fermo, è stato un piccolo incidente. Ci rialziamo e si riparte. Ho in programma le Grazie Vecchie, la Chiesa di San Gerardo. Tornerò a bussare anche al Dehon”.
“Sono felice della lieta conclusione – commenta Massimiliano Longo, assessore alla Cultura – conosco molto bene Stefania Castiglione e la sua attività. Già nei mesi scorsi l’avevo incoraggiata, è stata molto brava. E’ pazzesco vedere come riesca, con un “tocco napoletano”, a richiamare anche 120 persone in un colpo solo per le sue visite e per diffondere la cultura locale. Ha un ruolo importantissimo, da noi troverà un portone sempre aperto”.
Rispettiamo il desiderio di non gettare alcol sul fuoco, la vicenda di chiude qui. Tanti i dubbi che restano senza risposta, ma l’importante è che si possa superare il problema e ripartire. Per le persone coinvolte, per la città, per la cultura.
Gualfrido Galimberti