SEREGNO – Ieri mattina, alle prime luci dell’alba, i carabinieri della Compagnia di Seregno, con personale in abiti borghesi e in uniforme, si sono presentati all’ingresso di un capannone a Monguzzo (Como) per verificare una segnalazione che indicava la presenza di un opificio clandestino con lavoratori in nero.
A dispetto di ciò, i militari, dopo aver forzato l’ingresso con l’uso di un flessibile, sono entrati nel grosso edificio rinvenendo e sequestrando oltre 1.300 piante di canapa indiana illecita in inflorescenza dalle quali avrebbero potuto essere ricavati circa 200 kg di marijuana per un valore complessivo, una volta immessa sul mercato al dettaglio, di 1,4 milioni di euro circa. Accanto a queste era inoltre già stata avviata la coltivazione di ulteriori 1.700 piante che, non appena raccolta la fioritura delle prime, ne avrebbe preso il posto nelle serre.
All’interno dell’edificio, i militari hanno anche colto due uomini di nazionalità albanese di 25 e 36, entrambi incensurati, che dimoravano in una dependance di fortuna armati di una pistola clandestina assemblata (priva di matricola) con canna filettata, silenziatore e relativo caricatore. Gli stessi, nei confronti dei quali sussistono gravi e concordanti indizi di reità in merito all’attività scoperto, sono stati arrestati per coltivazione illecita di sostanze stupefacenti e per la detenzione dell’arma clandestina.
Il capannone, allestito di tutto punto per la coltivazione ad alta intensità di canapa indiana illegale con tanto di 40 ventilatori e 100 lampade riscaldanti e grossi condizionatori industriali, è stato posto sotto sequestro.
Terminate le formalità di rito, i due indagati sono stati associati alla casa circondariale di Como, a disposizione dell’autorità giudiziaria di Como, in attesa della convalida dell’arresto.
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Novembre 24, 2024