CERIANO LAGHETTO – La raccolta differenziata in paese ha raggiunto quota 86,3% con un balzo in avanti di ben 10 punti rispetto alla media del 2021. L’ultimo dato fornito al Comune da Gelsia Ambiente, la società che si occupa di raccolta e smaltimento dei rifiuti solidi urbani è molto incoraggiante. Il livello di separazione dei rifiuti e di corretto conferimento agli impianti di smaltimento è cresciuto ulteriormente dallo scorso mese di ottobre, quando è stata introdotta la raccolta della quota indifferenziata tramite sacco blu con microchip R-Fid, attraverso il quale un sistema automatico registra i conferimenti di ogni singolo utente. L’obiettivo dichiarato fin dalla presentazione del nuovo strumento è proprio quello di utilizzarlo il meno possibile e quindi separare correttamente i rifiuti che trovano corretta collocazione nelle diverse tipologie di raccolta: plastica, carta, vetro, umido… limitando notevolmente il materiale indifferenziabile, che finisce appunto nel sacco blu.
La percentuale di differenziazione è destinata a crescere ulteriormente con la ripresa stagionale della raccolta a domicilio del verde dal prossimo mese di marzo.
“Sono dati incoraggianti che testimoniano la grande sensibilità dei cittadini cerianesi al tema del corretto smaltimento dei rifiuti. Un impegno che va nella direzione di salvaguardare l’ambiente a beneficio di tutti e, si spera, in futuro anche di poter diminuire i costi del servizio di smaltimento, anche se purtroppo dipendono anche da altri fattori -commenta l’assessore all’Ambiente, Antonio Magnani -. Purtroppo però, accanto alla stragrande maggioranza di cittadini corretti e responsabili, esiste una sacca di individui irrispettosi e irresponsabili, se non veri e propri delinquenti, che continuano ad abbandonare rifiuti sul territorio comunale, rendendo necessari interventi di recupero e smaltimento speciale che gravano sul bilancio comunale e quindi su tutti i cittadini. Per cercare di contrastare ulteriormente questi delinquenti, sono state attivate nelle ultime settimane alcune fototrappole posizionate nei luoghi più a rischio, già teatro di precedenti abbandoni di rifiuti, al fine di riuscire ad individuare e sanzionare adeguatamente i responsabili di questi reati”.