MONZA – Caos viabilistico all’ingresso e all’uscita dalle scuole: un dramma che riguarda molti istituti e che ogni giorno trasforma in delirio il rito di accompagnare e andare a prendere i figli a scuola. Sia in auto, sia a piedi.
La Consulta del quartiere Libertà già prima dell’estate si era organizzata individuato un gruppo di cittadini che, solo dopo un incontro con l’assessore alla Sicurezza Federico Arena e con i dirigenti della Polizia locale, si sarebbe messo a disposizione per agevolare la viabilità nelle ore di punta. Naturalmente senza alcun costo per le casse del Comune.
Le scuole hanno riaperto i battenti, il caos si è puntualmente ripresentato e la Consulta rispolvera il vecchio progetto, sollecitando un incontro con l’assessore e gli agenti. “Purtroppo sappiamo che il personale della polizia locale è limitato e non sia possibile presidiare tutti gli istituti – si legge nella missiva scritta dai coordinatori della Consulta Massimo Merati ed Enrico Danili all’assessore Federico Arena il 6 luglio – Allo stesso modo il bando per i “nonni civici” ha evidenziati limiti e non ha permesso di avere un presidio efficace davanti alle scuole”.
Purtroppo il problema del caos viabilistico e del parcheggio selvaggio resta nel quartiere: sia davanti alla scuola elementare Rodari e al vicino istituto Mapelli. Dalla Consulta perciò si ripropone il progetto già presentato a luglio, ma che ad oggi non ha ancora ricevuto una risposta.
“Un piccolo gruppo di cittadini del quartiere – precisavano Merati e Danili nella missiva – attraverso la Consulta si sono proposti per esplorare con la Polizia locale e soprattutto con lei assessore possibili soluzioni al problema. Hanno già dato la disponibilità volontariamente e gratuitamente di presidiare gli attraversamenti pedonali davanti alle scuole del quartiere e nel caso agevolare le viabilità nei momenti di punti”.
I cittadini ci sono: volontà e senso civico non mancano, ma naturalmente prima di scendere di strada questi monzesi hanno bisogno di indicazioni e di paletti. Sanno bene che per svolgere un servizio di questo tipo ci devono essere precise indicazioni nel rispetto della legge e delle reciproche competenze, da qui la richiesta di un incontro con l’assessore e la polizia locale.
Affinché, l’entrata e l’uscita della scuola, non sia più uno show di maleducazione, non rispetto delle leggi e qualche volta epiteti di troppo.
Barbara Apicella