DESIO – Le aliquote Imu (Imposta municipale unica) sono state ritoccate per case, terreni, capannoni e uffici all’1,06 per cento con un gettito stimato di 900mila euro in più per le casse comunali. Leggermente rivisti anche gli oneri di urbanizzazione, fermi dal 2011, e che la legge impone di ritoccare ogni tre anni, tenendo comunque presente che le ristrutturazioni godono un abbattimento del 60 per cento. Resta invariata la tassazione Irpef a scaglioni, con una quota di esenzione stabilita a 15.000 euro. Sono le novità del bilancio approvato nei giorni scorsi dal Consiglio comunale
“C’è un ragionamento sotteso alle decisioni prese – afferma Marco Dell’Orto, assessore al Bilancio -, soprattutto per quanto riguarda l’addizionale Irpef. Nella scelta, decisamente sofferta, di agire sulla leva fiscale, e quindi sulle entrate tributarie, (Tari, Imu e Irpef) ci si è trovati di fronte a due alternative: l’aumento dell’Imu o l’aumento dell’Irpef. A parità dello stesso maggior importo in entrata, si è trattato di decidere tra un’imposta sul patrimonio e un’imposta sul reddito”.
I dati disponibili ad oggi dicono che i cittadini di Desio con reddito Irpef (lavoratori dipendenti, lavoratori autonomi, pensionati, percettori di altri redditi) sono 30.060. “Di questi 30mila, 10.701, il 36% sono i contribuenti esenti. Aumentare l’Irpef, togliendo la quota di esenzione, avrebbe colpito questa percentuale. Si parla di più di tremila pensionati desiani (11% dei contribuenti), di oltre 5.700 dipendenti (il 19%) con redditi sotto i 15.000 euro che ieri non pagavano Irpef comunale e non la pagheranno nemmeno domani”.