CARATE BRIANZA – Al via, a partire da domani, lunedì 13 marzo, le operazioni di ispezione straordinaria con prova di carico del viadotto monumentale di Realdino su SP6 “Monza-Carate” (viale Trento Trieste) posto a scavalco del fiume Lambro e delle vie comunali Leonardo Da Vinci e Isonzo/Ortigara, nel territorio comunale di Carate Brianza. Il manufatto storico, da annoverare tra le prime monumentali opere d’arte in Italia realizzate ricorrendo all’allora pioneristica tecnica del calcestruzzo armato, venne costruito dalla celebre ditta F.lli Vender ing. Leonardi & C., divenuta poi Società Italiana Costruzioni e Cementi Armati per tutte le applicazioni del cemento in genere. L’imponente opera d’arte, costituita da due arcate principali aventi funzione di sostentamento della sovrastruttura di impalcato, venne inaugurata nel 1908, sicché nel corso del corrente anno si appresta a tagliare il traguardo dei suoi ben 115 anni di onorato servizio. La campagna diagnostica prevista, sviluppata in continuità e in simbiosi con il sistema di monitoraggio strumentale integrato di recente installazione, si pone dunque nell’ottica di uno scrupoloso controllo e studio della struttura.
Le operazioni di ispezione straordinaria con prova di carico saranno articolate e condotte in più fasi e consentiranno di stabilire le condizioni conservative del manufatto, di valutare le attuali caratteristiche tecniche e prestazionali dell’opera viabilistica, di progettare i necessari interventi di risanamento e recupero conservativo, oltre a considerare gli scenari futuri dell’attuale opera e, più in generale, della connessione viabilistica e ciclopedonale strategica Carate-Besana.
La prima fase, con avvio lunedì 13 marzo, della durata di circa una settimana in orario diurno, riguarderà la porzione di viadotto localizzata sul lato di Besana in Brianza (scavalco via Leonardo Da Vinci) e comporterà l’iniziale allestimento del cantiere, mediante montaggio di parapetti in legno lungo la relativa arcata a protezione degli addetti ai lavori chiamati ad operare in quota, l’esecuzione di ispezioni ed indagini sperimentali in loco, oltre che l’estrazione in campo di provini e campioni di materiali da inviare in laboratorio per indagini più dettagliate.
La seconda fase, con previsto avvio il Lunedì successivo 20 marzo, per una durata di un’altra settimana, sempre in orario diurno, comporterà la ripetizione delle stesse operazioni ma sulla porzione del viadotto localizzata sul lato di Carate Brianza (scavalco fiume Lambro e via Isonzo/Ortigara).
Lo svolgimento delle indagini comporterà il ricorso a piattaforme di lavoro elevabili a cestello, a pantografo e a ragno, da posizionare lungo le due viabilità comunali al di sotto del viadotto, con istituzione in diurno, la prima settimana su via Leonardo da Vinci e la seconda settimana su via Isonzo Ortigara, di chiusure temporanee, restringimenti e deviazioni, ma con la premura di informare preventivamente i residenti, in modo di arrecare loro i minori disagi possibili.
Frattanto, allo scopo di investigare pavimentazione e soletta di estradosso, saranno aperti “pozzetti ispettivi” lungo la viabilità superiore Trento e Trieste, mediante istituzione in diurno, per un paio di giorni, di sensi unici alternati regolati da semafori e/o movieri.
La terza fase, condotta esclusivamente “a tavolino”, consisterà nella modellazione numerica dell’intera struttura, nell’elaborazione dei dati risultanti dalle prove eseguite sui campioni inviati in laboratorio e nella progettazione della prova di carico finale.
L’ultima fase, prevista a distanza di circa un mese dall’ultimazione delle indagini in sito, consisterà appunto nello svolgimento della prova di carico finale sul luogo, mediante disposizione, lungo la viabilità superiore del viadotto (Trento e Trieste), di più autocarri carichi, in modo da testare il comportamento degli elementi strutturali sotto sforzo. Per ragioni tecniche, e al fine di consentirne i lavori, che verranno comunque eseguiti in diurno, di sabato o di domenica, in modo da minimizzare i disagi causati all’utenza, verrà interdetto al traffico il segmento di viale Trento e Trieste interessato, con istituzione di itinerari alternativi di deviazione.
Conclusa la campagna diagnostica complessiva si disporranno di dati e informazioni utili anzitutto a valutare l’attuale fruibilità dell’opera, con eventuale introduzione, se del caso, di limitazioni d’uso e funzionalità, oltre che a consentire la progettazione degli interventi di risanamento e recupero conservativo del viadotto e, laddove possibile, di adeguamento normativo.