MONZA – Certamente non pensava che la storia che aveva postato sul suo profilo facebook potesse diventare virale, condivisa persino dalla giornalista e opinionista Selvaggia Lucarelli che ha fatto impennare le condivisioni superando la quota 10mila, incassando oltre 40mila like e superando i 2mila commenti.
Complimenti, in primis per la sensibilità e poi anche per la briosa e coinvolgente penna a Paolo Loscalzo, che lavora nel famoso pub “Officine Libra” di via Buonarroti e che nei giorni scorsi ha raccontato sui social una storia carica di umanità. Abbattendo pregiudizi e barriere, e mostrandoci un angolo di Monza multietnico e pieno di umanità. Perché non sempre l’abito fa il monaco e qualche volta dietro a quell’abbigliamento da figo si nasconde invece il cuore di chi non dimentica le origini e la fatica di raggiungere il risultato.
Paolo Loscalzo ha intitolato il suo racconto “Sarà un tramezzino che vi seppellirà”; sottotitolo “racconto lungo con zingari, maionese e colpo di scena finale. Storia vera ambientata in una giornata di fine estate, nell’orario della pausa pranzo, nel frequentatissimo locale di via Buonarroti. Paolo è al banco quando entra un ragazzo che dall’abbigliamento e dal volto si capisce che non se la sta passando bene. “Ha occhi fermi ma stanchi – scrive Paolo sul suo profilo facebook – si vede che avrebbe bisogno di una doccia e di un buon sonno”.
L’intelligenza di andare oltre le apparenze, e soprattutto la delicatezza nel non voler ferire portano Paolo a rispondere alla richiesta di quanto costano i panini, inventandosi la promozione di panino e bibita a tre euro. Andando incontro alle esigenze del suo cliente che, affamato, non voleva però carne di maiale. Paolo corre in cucina, spiega la situazione, fa preparare un superpanino, ben imbottito, e poi lo serve al ragazzo che si è accomodato fuori. E dopo averlo divorato si allontana senza passare dalla cassa.
Ma è proprio a questo punto che arriva il colpo di scena: quando Paolo pensava di doversi scontrarsi con i pregiudizi di quel cliente che dal tavolo accanto aveva osservato la scena. E pensava che, da quel suo abbigliamento superchic, partisse anche qualche commento poco gradevole nei confronti di quel cliente che, certamente, non aveva neanche i tre euro del prezzo super scontato.
Ma invece quel ragazzo non solo paga il suo pranzo, ma tira fuori anche 10 euro “per pagare il panino di quel signore di prima che credo sia dovuto andare”. Paolo resta incredulo ma non accetta, riferendo che quel cliente era suo ospite. E a questo punto arriva il grande colpo di scena perché quel ragazzo “in tiro” non molla la presa “glieli lascio, se torna lui o un suo amico mi farebbe piacere che fossero anche ospiti miei”.
E il pensiero di Paolo corre dritto a chi fomenta odio. Perché quel cliente che ha teso i soldi per il giovane affamato aveva accento straniero e Paolo si è chiesto (e noi abbracciamo la sua riflessione) se anche lui avesse avuto un passato difficile o fosse venuto in Italia in cerca di fortuna.
“Un giorno un tramezzino li seppellirà tutti”, conclude Paolo Loscalzo riferendosi a chi fomenta odio, cattiveria e razzismo.
Un tramezzino per adesso ha reso famoso, non solo il locale, ma anche la nostra città che si è dimostrata attenta e sensibile a chi, per scelta o per caso, non ha neppure i soldi per comprare un panino.
Barbara Apicella
2 Comments
Grazie per il gesto umanitario di voi due. Mi sarei comportato anch’io di conseguenza.ci vorrebbero più persone come voi grazie. ciao da Giorgio 👍
Una storia molto bella che veramente fa pensare che una montagna di tramezzini vincerà su tutte le ruspe del mondo