MONZA – E’ stato inaugurato ieri, nella biblioteca della casa circondariale di Monza di via Sanquirico, un nuovo servizio con caratteristiche uniche nel panorama nazionale. L’apertura ufficiale del servizio si è svolta alla presenza del direttore della casa circondariale, Maria Pitaniello, del sindaco Paolo Pilotto e del presidente di Brianzabiblioteche Viviana Guidetti.
Dopo una prima collaborazione sperimentale iniziata negli anni 2009-2010 e proseguita fino al 2018 fra la casa circondariale di via Sanquirico, il Comune di Monza e la Provincia di Monza Brianza per la realizzazione di servizi bibliotecari rivolti ai detenuti, nel 2021, è stata evidenziata, da parte della direzione dell’Istituto e del Comune di Monza, la necessità di riorganizzare il servizio.
L’importante novità a cui il Servizio Biblioteche e i referenti della casa circondariale stanno lavorando da oltre un anno è rappresentata dall’attivazione dei servizi digitali direttamente all’interno della biblioteca: un’azione mai realizzata prima e che farà della biblioteca di via Sanquirico un unicum a livello nazionale. I detenuti bibliotecari, opportunamente formati, avranno accesso al catalogo online di Brianzabiblioteche e potranno effettuare direttamente le prenotazioni dei libri richiesti dai detenuti che accederanno al servizio. Le biblioteche di Brianzabiblioteche soddisferanno la prenotazione e il libro sarà consegnato tramite il servizio di prestito interbibliotecario.
Tutto ciò è possibile grazie al collegamento a Internet presente in biblioteca, attraverso una postazione dedicata e appositamente configurata dai referenti informatici della casa circondariale, e all’installazione del programma di gestione Clavisng in collaborazione con la Società Comperio che si occupa dell’assistenza per il gestionale di Brianzabiblioteche.
Il Sistema Bibliotecario Urbano di Monza ha curato il percorso di formazione, tutt’ora in corso, che ha coinvolto 10 detenuti che gestiranno la biblioteca e sta seguendo il lavoro di revisione e scarto del patrimonio, effettuato dai detenuti stessi.
A tutti gli effetti, con l’installazione del programma di gestione Clavisng e l’attivazione dei servizi digitali, questa diventerà la settima biblioteca del Sistema Bibliotecario Urbano di Monza e la trentaquattresima biblioteca del Sistema Provinciale di Brianzabiblioteche, inserita a pieno titolo nella rete.
In occasione dell’inaugurazione del nuovo servizio, il Comune di Monza ha donato circa 100 nuovi libri che saranno catalogati messi a disposizione dei detenuti entrando a far parte del patrimonio della biblioteca della casa circondariale.
Il Servizio Biblioteche del Comune si impegna a garantire la presenza di personale bibliotecario esperto per coordinare e supervisionare la gestione della biblioteca, continuando la formazione dei detenuti e impiegando i volontari “Amici dello SBU”. Verrà assicurato il prestito interbibliotecario con il passaggio settimanale del furgone di consegna e ritiro dei libri e sarà assicurato l’incremento e lo sviluppo della collezione della biblioteca attraverso l’acquisto di nuovi libri e la valutazione di donazioni di privati/associazioni.
Per il prossimo futuro, è previsto il coinvolgimento delle diverse realtà che operano all’interno della casa circondariale con l’obiettivo principale di potenziare, migliore, sviluppare il servizio della Biblioteca. La collaborazione con le scuole presenti in Istituto e le varie associazioni di volontariato offrirà valide occasioni di incontro e confronto costruttivo, indispensabili anche per l’organizzazione degli eventi e degli appuntamenti culturali.
Verranno organizzati eventi culturali, attività di promozione del libro e della biblioteca anche attraverso la rete di Brianzabiblioteche (a titolo esemplificativo, verranno inserite all’interno della programmazione del “Festival delle Storie” eventi da tenere presso la biblioteca del carcere).
Questo servizio, con quest’ultima fase di collegamento virtuale della biblioteca del carcere al Sistema Brianzabiblioteche, rispetta a pieno titolo quanto previsto dal Manifesto sulle Biblioteche pubbliche dell’Unesco: “I servizi della biblioteca pubblica devono essere erogati sulla base delle pari opportunità di accesso per tutti, indipendentemente dall’età, dall’etnia, dal genere, dalla religione, dalla nazionalità, dalla lingua, dallo status sociale e da qualsiasi altra caratteristica.”
E ancora: “Si devono fornire servizi e materiali specifici a quegli utenti, ad esempio le minoranze linguistiche, le persone con disabilità, le persone in ospedale oppure in carcere, che, per qualsiasi motivo, non possono utilizzare i servizi e i materiali ordinari. Tutti devono poter trovare materiale adatto ai propri bisogni”.
Tutte le fasi dell’attuazione del progetto sono state possibili grazie al coinvolgimento di tante figure: in primis i detenuti, poi i bibliotecari, i volontari Amici dello SBU, i referenti all’interno della struttura, agenti preposti, educatori, volontari… in un ottimo lavoro di squadra.