MONZA – Nella mattinata di ieri, sabato 1 aprile, la presentazione dell’iniziativa “Arte contro vandalismo”, un originale progetto realizzato in partenariato tra la Polizia di Stato, il Comune di Monza e l’Associazione Facciavista, laboratorio artistico di ragazzi autistici.
Il Questore Marco Odorisio nel suo intervento: “Una grande emozione partecipare e realizzare questo progetto assieme ai ragazzi dell’associazione Facciavista, partenariato ricco di tanti significati: trasformare l’imbrattamento e la scritta anche violenta da negativo in positivo, trasformare il brutto in bello. E altro importante significato che questa trasformazione la dobbiamo al lavoro, all’impegno, alla sensibilità ed alle capacità artistiche di questi splendidi ragazzi che ci hanno fatto emozionare quando insieme a loro ieri sera abbiamo iniziato per le vie della città questa opera di trasformazione. Un grazie di cuore a ciascuno di loro.”
Matteo Perego, presidente dell’Associazione Facciavista, ha evidenziato l’importanza e la necessità di vivere e testimoniate l’inclusione attraverso iniziative concrete, come quella realizzata ieri sera: dove coloro che non dovrebbero emozionarsi e comunicare o muoversi in gruppo, hanno invece fatto tutto ciò, capovolgendo i canoni dello spettro autistico.
Alberto Moioli, critico d’arte e direttore editoriale Enciclopedia italiana dell’arte, ha espresso la grande importanza ed originalità di queste iniziative, nonché la superlativa potenza emozionale delle opere dell’artista Battiloro, che per questa occasione ha trasformato l’icona della bellezza rinascimentale in simbolo della bellezza pop art, che in questa iniziativa ha avuto la funzione di trasformare il brutto in bello.
Il sindaco Paolo Pilotto ha rimarcato che i ragazzi di Facciavista hanno testimoniato l’essenza dell’essere cittadini: rendendosi parte attiva nel migliorare ed abbellire la città in cui vivono, oltre a sottolineare che l’iniziativa realizzata ha dimostrato l’importanza della collaborazione tra istituzioni che vada oltre i rigidi limiti normativi dei compiti assegnati e si prodiga per il benessere dei cittadini.
Felice Battiloro, giovane artista, invitato dal Questore a dare una propria testimonianza dell’esperienza vissuta, ha raccontato che l’opera realizzata e’ nata dalla ricerca della bellezza interiore, una bellezza che deriva dal voler bene a se stessi: solo l’amore verso se stessi può propagare amore anche verso gli altri.
Anche Gabriele, uno dei ragazzi protagonisti dell’esperienza, ha così testimoniato quanto vissuto: “ E’ il terzo discorso che faccio. Tre mostre, tre passi importanti. Siamo arrivati fin qua con il nostro laboratorio. Siamo la ciurma partita con il capitano e ora continuiamo con le nostre maestre. Una ciurma con grembiuli sporchi e che dipinge con le mani, i pennelli, i palloncini ed in tanti modi pazzi, ma sempre con il cuore. E facciamo anche tanta fatica, ma tra di noi ci capiamo. Avanti così, Ciurma!!!!”