Gli italiani festeggiano la Pasqua al meglio, ciascuno secondo le possibilità che le proprie tasche gli concedono. C’è molta voglia di trascorrere del tempo all’aria aperta, immersi nella natura, magari degustando prodotti tipici o praticando attività sportive. Molto gettonate anche le città d’arte… ma attenzione agli aumenti.
L’O.N.F. – Osservatorio Nazionale Federconsumatori ha rilevato forti rialzi dei costi degli alberghi e dei ristoranti nelle principali città d’arte in occasione del weekend di Pasqua. Per quanto riguarda gli alberghi, un pernottamento in camera doppia nel weekend di Pasqua, per 2 persone, con colazione compresa, costa mediamente il +78% rispetto al weekend precedente. Anche i menu dei ristoranti segnano aumenti rispetto ad altri periodi: un pasto completo, per 2 persone, costa mediamente tra il 5% e il 6% in più.
Viste le forti tensioni registrate anche sui prezzi dei trasporti (l’Osservatorio Nazionale, nell’indagine dedicata, ha rilevato aumenti medi del +4% sui treni, del +90% sui voli e del +97% sui pullman) non tutti possono permettersi di partire: solo 1 famiglia su 7 (pari a circa 3,7 milioni di famiglie) ha scelto di trascorrere Pasqua lontano da casa.
Chi può, approfitta dell’ospitalità di amici e parenti, gli altri scelgono soprattutto sistemazioni in b&b, agriturismi o appartamenti in affitto.
Un andamento su cui incidono diversi fattori, primo tra tutti la grave crisi dei bilanci familiari dovuta ai rincari dell’energia, che ha portato a un forte calo del potere di acquisto delle famiglie, oggi quantificato dall’Istat nel -3,7%, dato ancora sottostimato secondo Federconsumatori.
In tale situazione si riduce fortemente anche il numero di famiglie che mangia fuori casa: fa tale scelta per Pasqua o Pasquetta solo 1 famiglia su 4, optando in molti casi per pic nic o agriturismi, all’insegna della tradizione, della natura e del risparmio.