“Il Governo sul fronte caro bollette ha rotto le righe troppo in fretta quando nei giorni scorsi, a fronte del ribasso dei prezzi di gas e energia elettrica, ha iniziato, col Decreto n. 34 del 30 marzo, a ridurre le misure di sostegno agli utenti”. Così commenta Federconsumatori con una nota.
Alle critiche di Federconsumatori, che ha parlato di valutazioni affrettate, troppo ottimistiche e unicamente rivolte a far cassa, si unisce, oggi, anche Arera, che nella Memoria in merito al Decreto prefigura un rialzo sensibile dei prezzi sia del gas che dell’energia elettrica. I consumatori si troveranno, quindi, a pagare costi maggiori sia per i nuovi aumenti della materia prima che per gli oneri reintrodotti dal Governo sulle bollette dell’energia elettrica.
Federconsumatori rinnova la richiesta al Governo di non allentare le misure: sono ancora troppe, infatti, le incognite sull’evoluzione dei mercati energetici, mentre si aggrava di giorno in giorno, per ampie fasce di popolazione, la situazione economica.
“Ecco perché – conclude Federconsumatori – è necessario a nostro avviso prolungare con apposito provvedimento la sterilizzazione degli oneri di sistema anche sulle bollette dell’energia elettrica e predisporre misure adeguate a sostenere le famiglie in maggiore difficoltà, prevedendo una garanzia per la rateizzazione lunga delle bollette, nonché un Fondo contro la povertà energetica”.