MONZA – Domenica 16 aprile nella notte, alla una circa, è giunta presso la Centrale Operativa della Questura di Monza e della Brianza, una chiamata in cui una ragazza, impaurita e preoccupata, chiedeva l’intervento della Polizia poiché suo padre, allontanato dalla casa la mattina stessa, stava prendendo a calci e pugni la porta d’entrata per fare ingresso all’interno dell’abitazione dove si trovavano la moglie e le due figlie.
Immediatamente due equipaggi dell’Ufficio Prevenzione generale e Soccorso Pubblico- Squadra Volanti in servizio sul territorio, su indicazione della Centrale Operativa, raggiungevano l’abitazione della famiglia di origini rumene, esternamente alla quale, in visibile stato di alterazione alcolica, sorprendevano un uomo che stava continuando a colpire con pugni e calci la porta d’ingresso.
I poliziotti cercavano di avviare una conversazione con l’uomo al fine di calmarlo e di interrompere le sue azioni ma, lo stesso, reagiva in maniera aggressiva non dando modo agli operanti di interagire con lui. A questo punto gli Agenti tentavano, dopo aver preso contatti con la figlia che aveva richiesto il loro intervento, di fare ingresso all’interno dell’appartamento per poter parlare con la ragazza, ma senza riuscirvi in quanto il padre iniziava a spintonare i poliziotti dando inizio ad una concitata colluttazione. Pertanto gli Agenti, riuscivano ad immobilizzare l’uomo interrompendo la sua condotta violenta ed a fare ingresso in casa e parlare con la ragazza.
La giovane donna, in visibile stato di choc, raccontava ai poliziotti intervenuti che, in mattinata, aveva allontanato suo padre dalla casa poiché, durante una forte discussione con la moglie, a causa della quale la stessa era corsa a cercare riparo nella camera da letto per paura, aveva iniziato a prendere a calci e pugni la porta della stanza. Ma non solo, rendendosi conto che la porta non si apriva, era corso a prendere un trapano da utilizzare per riuscire nel suo intendo. Alla vista di tale scena, la figlia, in un momento di distrazione del padre, era riuscita ad afferrarlo e a condurlo fuori dall’abitazione così da tutelare se stessa, la madre e la sorella minore, dall’ira apparentemente incontrollabile dell’uomo.
Dai primi accertamenti emergeva come il capofamiglia un 53enne romeno fosse solito abusare di alcolici, i quali, molto spesso, provocavano uno stato di alterazione che sfociavano in atteggiamento aggressivi nei confronti di tutta la famiglia. Sul posto veniva fatto intervenire anche personale sanitario, chiamato dai poliziotti, al fine di dare soccorso alle donne.
Gli agenti traevano in arresto l’uomo per il reato di resistenza a Pubblico Ufficiale e lo conducevano presso gli Uffici della locale Questura, dove veniva sottoposto ai rilievi foto-dattiloscopici e messo a disposizione della Procura della Repubblica di Monza. Nei confronti dell’uomo è stato inoltre aperto un fascicolo per il reato di maltrattamenti in famiglia su cui, la Squadra Mobile e la Divisione Anticrimine hanno avviato approfondimenti investigativi.