AGRATE BRIANZA – Mercoledì si è svolto il secondo incontro di esame congiunto nell’ambito della procedura sindacale di licenziamento collettivo ex lege n. 223 /1991 avviata da SK Hynix Italia. “Anche nel secondo incontro – spiegano i sindacati – non abbiamo ricevuto ancora nessuna risposta da Sk Hynix sulle motivazioni che hanno portato alla decisione della chiusura e dell’avvio della procedura di licenziamento di tutte le lavoratrici e i lavoratori. Non ci pare rispettosa nei confronti dei lavoratori la comunicazione dell’azienda che dichiara di essere in attesa di notizie dalla casa madre coreana rispetto alle nostre richieste legittime di far chiarezza sul presunto divario tecnologico, sull’impossibilità di effettuare gli investimenti e sugli impedimenti della normativa coreana nel trasferire nuovi prodotti in Italia. I lavoratori hanno diritto di sapere chi è responsabile di questa grave decisione di chiudere e licenziare e perché si è fatta questa scelta e vorremmo anche capire dove sta la coerenza delle azioni intraprese da Sk Hynix con l’acquisizione nel 2025 del centro di ricerca e sviluppo di Roma sulla stessa tecnologia delle memorie NAND”.
Relativamente all’attivazione dei percorsi di coinvolgimento istituzionale i rappresentanti dell’azienda hanno dichiarato la disponibilità alla partecipazione e all’ascolto delle proposte comunicando anche l’importanza di svolgere in tempi celeri i confronti per poter eventualmente predisporre le comunicazioni opportune presso la casa madre relativamente a richiesta di mandati ulteriori alla procedura di liquidazione e licenziamento.
In relazione alla prosecuzione del confronto sulla procedura l’azienda ha confermato di essere interessata unicamente alla sottoscrizione di un accordo che preveda il licenziamento di tutti i lavoratori mettendo a disposizione il risparmio aziendale sul ticket di licenziamento (ticket di licenziamento che è inferiore in caso di accordo sindacale collettivo) oltre ad un percorso di outplacement non monetizzabile.
“I lavoratori e le lavoratrici hanno dichiarato già nella precedente assemblea che tale proposta è inaccettabile – spiegano i sindacati – e abbiamo ribadito che la priorità è la ricollocazione delle lavoratrici e dei lavoratori; Inoltre abbiamo affermato che la sottoscrizione dell’eventuale accordo sindacale potrà avvenire solo ed esclusivamente secondo il criterio della non opposizione e solo dopo aver ricercato e percorso ogni possibilità funzionale a garantire il pieno reimpiego delle persone coinvolte. In queste ore solleciteremo l’urgenza dell’attivazione dei dai tavoli istituzionali per raggiungere l’obiettivo della ricollocazione di tutte le lavoratrici e i lavoratori attraverso il coinvolgimento delle aziende strategiche del territorio del settore della microelettronica. Auspichiamo che Sk Hynix si presenti a questi tavoli assumendosi la responsabilità sociale delle proprie scelte e che si impegni condividendo l’obiettivo della tutela occupazionale nell’attivazione di ogni misura necessaria”.