SEVESO – “Non si può certo negare che dopo 19 mesi di governo del sindaco Alessia Borroni niente è cambiato. Incapacità politica e gestionale della macchina comunale allo sbando, gli uffici più importanti (Urbanistica e Lavori pubblici) sono ancora sotto organico con la mancanza anche del dirigente effettivo, ma anche con la mancanza di operai specializzati”. Anita Argiuolo, consigliere comunale del Partito Democratico non è tenera nei confronti della maggioranza, ma cita anche molte cose che a suo avviso sono da bocciare.
“All’Edilizia pare che tutto funzioni – aggiunge Argiuolo – viste anche le richieste dei professionisti esterni, eppure abbiamo appreso che ci sono tecnici specializzati competenti di esperienza di lungo corso che vogliono andar via. Doveva lavorare una commissione di inchiesta, proprio su questo settore, per capire se c’erano pressioni, ma tutto sembra essere stato insabbiato senza nessuna motivazione”.
Perplessità anche per l’Anagrafe: “E’ stato eliminato il servizio di alcune ore per accedere all’ufficio senza appuntamento – spiega Argiuolo -, creando problemi alle fasce deboli della nostra società come gli anziani soli che non hanno dimestichezza con certi strumenti informatici. Altri cittadini che hanno svolto le pratiche e chiesto i passaporti con ritiro in Comune, poi invece sono dovuti andare loro a ritirarli in questura a Monza, perché l’unico messo comunale non ha avuto il tempo di farlo. Il settore messi è ridotto ad una persona sola che deve coprire il lavoro su tutto il territorio. Per l’Urp una persona e metà, divisa su due ruoli: metà agente e metà relazioni con il pubblico. Nei primi anni 2000 c’erano due persone all’Urp con una popolazione numericamente inferiore”.
Il giudizio è negativo anche per la biblioteca: “E’ stato affidato un incarico di bibliotecario ad una cooperativa e abbiamo un ragazzo che svolge il suo lavoro gratuito come servizio civile. La biblioteca aveva già un addetto, ma per la carenza di personale interna al comune è stato spostato in altri uffici. Le carenze si colmano da una parte per mancare poi dall’altra, senza mai una politica di sviluppo effettivo delle risorse umane”. Purtroppo nell’analisi anche esempi concreti sui lavori pubblici: “Cosa dire del progetto finanziato con il Pnrr per la materna comunale Rodari con il possibile rischio di non portare a casa i soldi e lasciare ancora quella scuola piena di amianto? Senza il personale – commenta l’esponente del Pd – non si possono portare avanti certi progetti che hanno dei tempi ben stabiliti e da rispettare. Sarebbe una vergogna perdere i finanziamenti”.
Critiche anche sulla ex piscina (“per adesso ancora niente all’orizzonte”), sul cimitero (“disastrato e dimenticato, sempre in situazione di emergenza”), sul palasport di Baruccana (“fermo da due anni, con danni da riparare e con responsabilità del centrodestra sevesino, l’attuale sindaco era assessore ai Lavori pubblici”) sulla Petitosa (“storica struttura tutelata dalle belle arti, non si vede ancora la prospettiva di una sua apertura, creando danni sociali agli anziani, ma anche culturali ed ecologici”).
E poi, infine, il grande tema dei sottopassi ferroviari: “Perché – chiede Argiuolo – i lavori del sottopasso sud sono fermi? E il raddoppio dei binari? I cittadini e le imprese attendono risposte. Questo immobilismo penalizza tutti. Qui qualche politico dovrebbe prendersi la responsabilità di quello che non ha deciso prima negli anni scorsi”.