MONZA – È da anni che gli infermieri del NurSind denunciano la mancanza di personale infermieristico e di supporto ai vertici dell’ospedale San Gerardo prima, a quelli dell’Asst Monza poi, e oggi la storia si ripete con quelli dell’Irccs San Gerardo. Già nel 2019 il NurSind, insieme ad altre sigle sindacali, aveva organizzato mesi di mobilitazioni e poi un grande sciopero per denunciare il problema. Poi nel 2020 la pandemia ha evidenziato quelle criticità che le istituzioni hanno sempre fatto finta di non vedere. Il triennio di pandemia ha fatto collassare un sistema che già mostrava deficit. E anche in quegli anni gli infermieri del NurSind hanno denunciato il problema, organizzando persino un presidio a Milano davanti al Palazzo della Regione.
Ma oggi, malgrado le promesse di politici e istituzioni, siamo al punto da capo: all’Irccs San Gerardo mancano infermieri e personale di supporto. Alla vigilia della pianificazione delle ferie estive, che porterà ulteriori carenze di personale, il maggiore sindacato degli infermieri mette la direzione dell’Irccs al muro. “O incrementate subito il personale, oppure chiudete ulteriori posti letto perché gli infermieri non ce la fanno più”: è quanto chiede il NurSind di Monza e Brianza. Nei giorni scorsi il segretario territoriale Donato Cosi ha inviato una lettera alla direzione dell’Irccs San Gerardo dei Tintori per mettere, per l’ennesima volta, sul tavolo della discussione il grave problema della carenza di personale che dopo il covid ha subito un’ulteriore decimazione.
“Le già esigue dotazioni organiche di personale infermieristico e di supporto, ridotte ancor di più negli ultimi mesi da assenze per maternità, malattia, pensionamenti e dimissioni volontarie, non possono essere il giusto pretesto per continuare a chiedere agli infermieri continui salti di riposo o per ridurre il numero degli infermieri e del personale di supporto in turno – ha spiegato nella missiva -. La carenza di personale è diffusa in tutti i reparti, ma in certi reparti avere infermieri e personale di supporto che si contano sulle dita di una mano e che potrebbero assentarsi dall’oggi al domani per una malattia o in infortunio mettendo in seria difficoltà l’organizzazione ma soprattutto la qualità del servizio diventa un problema molto grave. Noi ce la stiamo mettendo tutta, ma la mancanza di riposi e di ferie potrebbero seriamente compromettere la qualità del nostro lavoro e il servizio che viene offerto ai nostri pazienti”.
Perché, se è vero che è già uno scandalo la mancanza di infermieri e oss in una struttura appena promossa a Irccs, è ancora più scandaloso sapere che il personale specializzato e di supporto manca in Terapia Intensiva, in Neurochirurgia, nelle Chirurgie, al Pronto Soccorso, in Medicina Covid, in Ematologia adulti, in Dialisi, in Geriatria, in Neurologia-Stroke Unit. “La situazione è molto allarmante – prosegue Cosi -. Non ci si sta rendendo conto che di mezzo non c’è solo il benessere psico fisico dei professionisti, ma anche la salute dei cittadini. Come facciamo a curare bene i malati se non abbiamo tempo neppure di riposare? Perché ci vengono fatti saltare i riposi, le ferie, perché dobbiamo coprire il lavoro di colleghi che non ci sono e che l’azienda non sostituisce “. Il NurSind alla vigilia dalla consueta riorganizzazione aziendale per il periodo estivo parla chiaro: o ci date i rinforzi permettendo a tutti di godere delle ferie già programmate, oppure chiudete ulteriori posti letto rispetto a quelli che avete già intenzione di ottimizzare. “Noi non ci arrendiamo per difendere decoro, dignità e salute dei lavoratori quotidianamente impegnati in prima linea”.