Aumenta il clima di fiducia dei librai sull’andamento dell’economia italiana in generale e su quello della propria impresa, per effetto dei buoni risultati raggiunti durante le festività natalizie. Analogo l’andamento dell’indicatore relativo ai ricavi (da 49 a 53), peggiora però il sentiment relativo alle previsioni di vendite per la prossima estate. Sono i principali risultati che emergono dall’Osservatorio sulle librerie in Italia 2022 (secondo semestre), realizzato daAli (l’Associazione Librai Italiani aderente a Confcommercio) in collaborazione con Format Research, presentato il 20 maggio al Salone del Libro di Torino.
Dallo studio emerge inoltre una stabilità dell’occupazione nelle librerie indipendenti, mentre migliora l’indicatore relativo alla liquidità delle imprese (a quota 43 rispetto ai 38 di giugno 2022), per effetto anche qui del buon andamento delle vendite registrato alla fine del 2022. Detto che ben l’87,6% delle librerie indipendenti ha dichiarato che i prezzi praticati dai fornitori di servizi e utenze sono aumentati, è interessante notare che la percentuale di imprese che ha chiesto un fido o un finanziamento nel corso degli ultimi mesi è pari al 18,7% (il 71,3% per esigenze di liquidità e cassa, il 18,5% per investimenti, il 10,2% per la ristrutturazione del credito), con il 65% che ha visto accogliere interamente la domanda. Alla fine del 2022, per concludere, le librerie registrano, rispetto al periodo precedente, un aumento dei clienti e di valore e quantità dei libri acquistati.
“I dati ci dicono che la rete delle librerie è in ripresa anche se non vanno ignorati alcuni segnali preoccupanti, come l’aumento dei costi fissi e la difficoltà in alcuni casi ad ottenere finanziamenti”: questo il commento di Paolo Ambrosini, presidente di Ali-Confcommercio. “Diventa quindi fondamentale – ha proseguito Ambrosini – capire come il governo intende accompagnare il settore. Da questo punto di vista ci sembrano buoni i segnali rilanciati anche in occasione dell’apertura dal ministro Sangiuliano e dal presidente del Senato La Russa. Attendiamo quindi fiduciosi”.