Il futuro del libro ha un cuore antico. Da una prima occhiata ai 34 editori presenti allo stand di CNA al Salone del libro di Torino si evince, infatti, che quell’antica arte artigiana iniziata a cavallo tra il XV ed il XVI secolo non si è mai esaurita, ma ha continuato ad evolversi in questi anni attraverso stamperie e tipografi che hanno sviluppato tante case editrici indipendenti.
Numerosi operatori di piccole e piccolissime dimensioni che, nel fittissimo panorama delle case editrici italiane, occupano la più ampia fetta di mercato, con quasi il 91% degli editori attivi che secondo l’Istat nel 2021 hanno contribuito per il 69,5% all’offerta dei titoli pubblicati.
Un aumento di titoli e case editrici che si riflette anche a livello partecipativo alle iniziative di CNA Editoria, che si pone l’obiettivo di sviluppare temi e dinamiche utili al saper fare dell’artigiano che vuole rimanere indipendente, e allo stesso tempo, vuol rendere unici i progetti editoriali che produce, coinvolgendo il maggior numero di professioni che girano attorno al mestiere editoriale.
Artigiani che fanno dell’editoria una passione, coniugando tradizione e innovazione, stampa digitale e stampa offset, parlando ai lettori di nicchia e al pubblico più variegato, per poter dare una prospettiva di crescita all’editoria indipendente.
“Ogni libro è un giardino. Beato colui che lo sa piantare e fortunato colui che taglia le sue rose per darle in pasto alla sua anima” scriveva l’autore spagnolo Federico García Lorca. E questo è anche lo spirito che anima i maestri dell’arte libraria.
“Eventi come il Salone del libro di Torino sono momenti importanti di confronto e approfondimento per le imprese. Quest’anno CNA ha coinvolto 34 editori, il numero più alto di case editrici esposte nella storia di CNA, provenienti da nove regioni italiane. Per il futuro ci auguriamo di coinvolgerne ancora di più dando spazio ai territori e lavorando per migliorare la distribuzione del prodotto editoriale”, ha dichiarato in conclusione delle cinque giornate di fiera, Antonella Grasso, responsabile nazionale CNA Comunicazione e Terziario avanzato.