SEREGNO – Domenica la partenza dei ciclisti del Giro d’Italia dalla piazza del mercato, lunedì un’altra tappa importante. Questa volta “disputata” dal sindaco Alberto Rossi: lunedì si è recato a Roma dove, nel Salone d’Onore del Coni, è stata ufficializzata la candidatura di Seregno al titolo di Città Europea dello Sport. Si tratta di un riconoscimento che viene attribuito a città che abbiamo una popolazione compresa tra 25mila e500 mila abitanti. Sono complessivamente 14 le città italiane candidate: oltre a Seregno, anche Ascoli Piceno, Caorle, Castignano del Capo, Chieti, Comunità Alpe Cimbra, Jesolo, Mogliano Veneto, Novara, Santa Marinella, Taranto, Varallo, Venaria Reale e Vieste. Il riconoscimento potrà essere assegnato, naturalmente, anche a più di una per lo stesso anno visto che non si tratta di una competizione tra le città in lizza.
Due giorni davvero importanti, insomma, quello di domenica e di lunedì per l’immagine della città e per il suo attivo coinvolgimento nel mondo dello sport. Se l’appuntamento di domenica è stato visto (e davvero apprezzato) da migliaia di persone, quello di lunedì invece non lo conosceva nessuno ma non è affatto meno importante visto che si tratta comunque di un riconoscimento elitario di importanza almeno nazionale.
“Nella vita della città di Seregno, lo sport occupa una dimensione speciale – spiega Rossi -. Lo dicono i dati, ma non solo. Gli sportivi sono davvero tanti, come tante sono le discipline che è possibile praticare in città. E non solo sono rappresentate le specialità sportive più diffuse (il calcio, la pallacanestro, la pallavolo, il ciclismo, l’atletica leggera, il tennis…), ma c’è spazio anche per sport con una base praticanti più ridotta, discipline in cui tra l’altro talora ci sono state e ci sono esperienze di assoluto rilievo a carattere nazionale (l’hockey a rotelle, il pattinaggio a rotelle, il basket in carrozzina, il nuoto artistico, il tiro con l’arco…). Tutta questa bellezza merita un riconoscimento pubblico che allarghi l’orizzonte e si fondi su parametri oggettivi, anche in confronto con altre realtà cittadine non solo italiane. Un’occasione per fare il punto e alzare l’asticella”.
Essere Capitale Europea dello Sport non comporta l’organizzazione di un evento particolare da parte della città di Seregno. E’ l’attribuzione di un riconoscimento, davvero prestigioso, che “certifica” l’attenzione della città verso il mondo dello sport a ogni livello al termine di un lungo percorso che è stato compiuto negli anni: non solo quanto a discipline praticate, ma anche in relazione allo stato degli impianti e, infine ma non meno importante, anche per ciò che riguarda la diffusione dei valori che appartengono al mondo dello sport.
Ottenuta l’ufficializzazione della candidatura, l’amministrazione comunale non può permettersi ora di rilassarsi e di attendere il corso degli eventi. Anzi, ora si assume il compito di fare la sua parte in modo concreto, con attenzione costante per il settore e ulteriori investimenti. Tutto dev’essere perfettamente in ordine e di alto livello. Nei prossimi mesi, infatti, arriveranno in città gli ispettori di Aces (il soggetto incaricato al rilascio del titolo). Non esprimeranno subito un giudizio definitivo. A loro in prima battuta spetta il compito di fare tutte le opportune valutazioni del movimento e dell’impiantistica sportiva della città. Non dovranno semplicemente dire se il Comune merita o no l’attribuzione del titolo: indicheranno anche quello che deve essere un percorso di miglioramento delle strutture presenti sul territorio e delle attività. Nel 2025, infine, si tireranno le somme. L’amministrazione comunale, che in questi anni ha investito somme già importanti sull’impiantistica e sugli eventi, è convinta di potere raggiungere l’obiettivo.
Seregno riceve a Bruxelles la bandiera di Città europea dello sport
Dicembre 14, 2024